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3.2.5 Sistema agroindustriale della filiera cerealicola

Come si deduce dai prodotti tipici della filiera cerealicola, il settore della panificazione è quanto mai vivo, e solo nel comune di Roma conta 400 attività produttive e commerciali. In particolare i prodotti da forno registrano aumenti costanti, riscuotendo crescente successo.
Sulla scorta di tali andamenti, recentemente un gruppo di quaranta panifici romani ha concluso un accordo con una cooperativa di Cerveteri per l’approvvigionamento di farina di grano tenero da impiegare nella produzione di panificati con pasta acida[1].

Unitamente al consumo del pane, è considerevole anche il consumo di pasta: basti pensare a due piatti universalmente associati in modo immediato alla cucina romana, la carbonara e l’amatriciana, per comprendere come il volume di pasta acquISTATa a Roma sia sufficientemente grande da rendere quello pastario un comparto di notevole importanza. Attualmente, tuttavia, non esistono, nel territorio metropolitano, né mulini né pastifici locali in grado di inserirsi in modo significativo nel mercato romano con un prodotto a marchio proprietario.

Infine, i birrifici costituiscono un'importante realtà del comparto cerealicolo romano: al momento si contano circa 80 birrifici artigianali sparsi nell’area metropolitana di Roma. Tuttavia, nessuno di essi si approvvigiona di materia prima dalla campagna locale poiché l’orzo coltivato nell’agro-romano, confluisce nella principale malteria del territorio presente a Pomezia. Tale flusso massivo di orzo è frutto di un accordo interprofessionale firmato tra la stessa malteria e i coltivatori. Solo due aziende agricole romane, invece, dedicano della superficie agricola alla produzione di luppolo[2].

 

[1] Assessorato allo Sviluppo Economico, Turismo e Lavoro e dall’Assessorato all’Urbanistica di Roma Capitale in collaborazione con Camera di Commercio (2021). Agrifood Roma 2030. Piano strategico agricolo e alimentare di Roma Capitale.
[2] ibid.