Salta al contenuto principale

2.5 I giovani in agricoltura

Il tema del ricambio generazionale in agricoltura è un tema oggi centrale per il sistema agricolo nazionale, perché intercetta molte sfide che vanno dalla competitività del settore alla propensione verso l’innovazione, fino ad interessare la sopravvivenza stessa del settore.

Da questo punto di vista, senza citare le numerose iniziative in atto a livello nazionale e regionale, trattazione che esulerebbe dalla portata di questo rapporto, le misure dei Piani di Sviluppo Rurale finanziati dal FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale) mettono a disposizione delle regioni alcune misure dedicate esattamente al sostegno ai giovani agricoltori. Si tratta, in particolare, delle sotto-misure 6.1.1 “Avviamento aziendale giovani agricoltori” e 6.2.1 “Avviamento attività non agricole in zone rurali”.

La sotto-misura 6.1.1 si pone gli obiettivi di favorire il ricambio generazionale nella gestione delle imprese agricole, agevolando l’accesso al capitale fondiario da parte dei giovani agricoltori, incentivando i processi di ricomposizione fondiaria e promuovendo tecniche innovative per la produzione agricola. Beneficiari dell’avviso pubblico sono i giovani agricoltori con età compresa tra 18 e 40 anni al momento della presentazione della domanda di sostegno – il requisito previsto dal bando “età non superiore a quaranta anni” consente l’ammissibilità fino al giorno precedente il compimento del quarantunesimo anno di età - che si insediano per la prima volta in un’azienda agricola di adeguate dimensioni economiche, in possesso di una propria posizione fiscale e previdenziale e di adeguate qualifiche e competenze professionali.

La sotto-misura 6.2.1 sostiene l’avvio di attività legate alla rivitalizzazione delle aree rurali, allo sviluppo economico territoriale e al miglioramento della qualità della vita, attraverso aiuti per l’avviamento di micro e piccole imprese extra-agricole, al fine di favorire la creazione di posti di lavoro. Il supporto è concesso per l’avvio di imprese extra-agricole nei seguenti settori: fattorie sociali e didattiche; servizi di base per la popolazione locale collocati in locali commerciali multiservizio all’interno del centro aziendale; locali commerciali al dettaglio specializzati nella vendita di prodotti agricoli e agroalimentari tipici (anche non compresi nell’Allegato I del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) e non di provenienza aziendale); attività di turismo rurale o legate allo sviluppo economico del territorio. I beneficiari di questa Sottomisura sono: agricoltori o coadiuvanti familiari, che diversificano la loro attività avviando attività extra-agricole in forma di micro e piccole imprese; micro e piccole imprese non agricole. Le imprese dovranno avviare nuove attività mai svolte in precedenza dopo la presentazione della domanda di sostegno. Il premio per l’insediamento è stato pari a 50.000€

La sotto-misura 6.1.1 ha goduto nella programmazione 2014-2020 di una dotazione finanziaria complessiva di € 115.124.835, di cui sono stati impegnati € 99.330.000 e spesi € 67.794.200. La sotto-misura 6.2.1 ha beneficiato di € 185.955, di cui ne sono stati spesi € 147.957.