Biodistretto Via Amerina e delle Forre
Il Biodistretto della via Amerina e delle Forre nasce nel 2011 comprende tredici Comuni, dieci della Tuscia e tre dei monti Cimini, un territorio dove vivono più di 80 mila abitanti. È un'area nella quale ormai da anni si sono sviluppate centinaia di aziende biologiche impegnate nelle filiere ortofrutticole, vinicole, zootecniche, nel settore della produzione della nocciola e del castagno e nella trasformazione di altri prodotti di eccellenza.
Oltre all’agricoltura è fiorente il settore manifatturiero di grande importanza: primo polo italiano nella produzione di nocciole, secondo centro italiano dell'industria ceramica. Infine, ed è un dato di grande rilievo, più del 20% delle coltivazioni agricole sono biologiche per un totale di circa 4.200 ettari.
Il Biodistretto è impegnato in una intensa e permanente campagna di informazione e formazione sulla relazione stretta fra la salute dell'ambiente e il benessere delle comunità; un conflitto acuto con i settori più retrivi del mondo della produzione agricola; l'emanazione di regolamenti e delibere dei Comuni fortemente restrittive nell'uso di fitofarmaci (in molti di questi atti amministrativi viene esplicitato il divieto del glifosate). La lotta all'inquinamento chimico si è coniugata in primo luogo con il sostegno alle aziende biologiche e a quelle scelte che sono fondamentali per la "sostenibilità" del territorio come le energie rinnovabili, il ciclo virtuoso dei rifiuti dei rifiuti e più in generale l'economia circolare.