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6 - Gli Alternative Food Networks

Questo capitolo dell’Atlante del Cibo è dedicato al tema degli Alternative Food Networks (AFN). I circuiti AFN nascono originariamente in nicchie di mercato parallele ai canali tradizionali promuovendo la vendita di prodotti locali di qualità o del Fair Trade (Goodman e Goodman, 2009)[1].
I circuiti AFN includono le esperienze di organizzazione dei consumatori come i Gruppi d’Acquisto Solidale (GAS) o i più recenti Gruppi di Acquisto Condominiale (GAC), i mercati contadini a vendita diretta, le botteghe dei circuiti del Fair Trade e le nuove forme di vendita diretta che prevedono l’utilizzo di piattaforme digitali online.

Il fenomeno AFN trae la propria alterità dall’opposizione al sistema convenzionale del cibo, fondando la propria identità sui concetti di qualità, integrazione e tradizione (Maye e Kirwan, 2015)[2]. In particolare, gli attori dei circuiti AFN hanno la volontà di riconnettere e riconciliare la produzione alimentare ed il consumo (Fonte & Cucco, 2017)[3].

I tratti costitutivi dell’alterità del fenomeno sono da ritrovarsi nella mediazione non esclusivamente commerciale, il valore simbolico dei prodotti e la dimensione relazionale dello scambio (Corsi, et al., 2018)[4]. Tuttavia, negli ultimi anni si è assistito, anche in Italia, ad una diffusione dei circuiti alternativi che consente di rilevare la loro progressiva uscita dalle originarie nicchie di mercato. Gli AFN hanno saputo proporre modelli di consumo, e di produzione, che hanno accolto il favore di un numero crescente di persone.

L’elemento che contraddistingue tali circuiti è la possibilità, da parte di produttori e consumatori, di costruire relazioni non esclusivamente mediate da logiche di mercato e in grado di stabilizzarsi nel tempo. In questa prospettiva, il consolidamento delle reti promosse dai GAS, gli eventi e le innovazioni nelle forme di vendita diretta consentono di rafforzare i legami tra produttori locali e consumatori, che come dimostrato durante la crisi pandemica da COVID-19, possono garantire l’accesso al mercato per la produzione locale anche in momenti di difficoltà.

Questo capitolo offrirà un’analisi sulla presenza dei circuiti AFN nella Città Metropolitana di Roma Capitale. Saranno considerate la presenza di aziende agricole a vendita diretta, di mercati contadini, di gruppi di acquisto solidale e di altri tipi di punti vendita e distribuzione. Nel capitolo sarà presentata un’analisi economica della specializzazione dei comuni della CMRC sulle componenti del fenomeno degli AFN. In conclusione, sarà riportata una breve riflessione sul tema degli eventi di settore.

 

[1] Goodman, D., & Goodman, M., K. (2009) Alternative Food Networks, Elsevier Inc. (https://www.researchgate.net/publication/258498106_Alternative_Food_Net…)
[2] Maye, D.& Kirwan, J. (2010) Alternative food networks, Sociology of Agriculture and Food, Sociopedia.isa. 1-12. doi: 10.1177/205684601051.
[3] Fonte, M., & Cucco, I. (2017). Cooperatives and alternative food networks in Italy. The long road towards a social economy in agriculture. Journal of Rural Studies, 53, 291-302.
[4] Corsi, A., Barbera, F., Dansero, E., & Peano, C. (2018). Alternative Food Networks. McMillan, London.