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6.6 Gap Analysis Alternative Food Networks

CRITICITA'

PUNTI DI FORZA

Queste brevi riflessioni emergono dalla classificazione dei Comuni della CMRC secondo un calcolo di indici di Specializzazione AFN. 

  • L'analisi dei comuni della CMCR restituisce un dato di assenza di mercato per il circuito degli Alternative Food Networks. In particolare, nel 59% dei comuni metropolitani manca la possibilità di accedere ai circuiti AFN. 
  • I circuiti AFN presentano ancora ad oggi una ridotta visibilità presso la cittadinanza. In particolare, il fenomeno dell'organizzazione dei consumatori in gruppi di acquisto solidale è poco rilevabile nei comuni interni della CMRC.
  • Numero esiguo di botteghe del mondo che sono i principali canali di vendita del commercio equosolidale. 
  • Scarsa presenza di bandi e politiche pubbliche che favoriscano la creazione di associazioni e attività lavorative a scopo sociale da parte dei giovani, come sottolineato dagli attori di attività di recupero di cibo nella CMRC. 
  • Difficile accesso a fondi per giovani e piccole imprese per l'inizio o sostegno di attività, o anche semplicemente alle strutture pubbliche che giacciono abbandonate.
  • Nell'area dei Castelli Romani si rileva la presenza di 5 comuni in una condizione di mercato integrato per il circuito AFN. I Comuni interessati hanno una presenza contestuale di GAS, mercati contadini e aziende a vendita diretta. Tale condizione comporta una elevata possibilità per i produttori locali di diversificare i propri canali di vendita. 
  • I prodotti del commercio equo sono venduti anche nella Grande Distribuzione che ha aumentato i volumi di vendita anche nel periodo della pandemia. Si rileva, prevalentemente nel Comune di Roma, una presenza di AFN (GAS, GAC, Mercati Contadini, Botteghe del Mondo, Alveari, Aziende Agrarie a Vendita Diretta) con una stabile permanenza nel tempo.
  • Le reti dei mercati contadini e dei gruppi d'acquisto solidale costituiscono uno dei canali di vendita diretta per i produttori in biologico e biodinamico, entrambe tecniche che contrastano i cambiamenti climatici e migliorano la qualità del suolo.
  • Il fenomeno dei GAS contribuisce al perseguimento di diversi obiettivi del Piano del Cibo. In tal senso, gli aderenti: 

- acquistano prodotti di qualità per i quali è possibile risalire all'origine e alle tecniche di produzione;

- acquistano prodotti da filiere che garantiscono eque condizioni di lavoro;

- operano per la riduzione delle eccedenze alimentari.

 

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Gli obiettivi

  • favorire la conversione delle aziende in biologico e biodinamico;
  • favorire l'incontro tra produttori locali e consumatori e promuovere la vendita dei prodotti del commercio equo e solidale; 
  • favorire l'accesso al mercato dei piccoli produttori del sud del mondo; 
  • promuovere il settore della vendita diretta;
  • promuovere la consapevolezza alimentare;
  • rafforzare ed estendere la rete AFN nei Comuni della Città metropolitana; 
  • ridurre i fenomeni di spreco alimentare e gestire le eccedenze alimentari.