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7 - Consumi e multidimensionalità della sicurezza alimentare: accesso economico, fisico e sociale al cibo

La recente pandemia causata dalla diffusione del Covid-19 evidenzia quanto il cibo rivesta un ruolo chiave all’interno di una più ampia riflessione in termini di sostenibilità ambientale e umana[1] .

Le modalità attraverso le quali il cibo viene prodotto, consumato e recuperato (esempio, nella gestione delle eccedenze alimentari) rappresentano una cartina al tornasole per analizzare sia lo stato di salute del pianeta (Di Marco et al., 2020) e le condizioni nutrizionali delle persone (Herrero e Thornton, 2013[2]), sia le diseguaglianze sociali che si generano nel meccanismo di accesso effettivo al cibo presente e disponibile sul mercato (Sen, 1981[3]; Lang e Barling, 2012[4]; Mendes e Sonnino, 2018[5]; Marino et al., 2020[6]; Bernaschi, 2020[7]; Bernaschi e Crisci, 2018[8]).

Per tale motivo, è necessario guardare al cibo in un modo nuovo, come il punto di interconnessione tra la sostenibilità ambientale nelle modalità di produzione, consumo, riciclo e recupero, da una parte, e lotta alle diseguaglianze sociali, dall’altra.
L’Obiettivo 2 dell’Agenda Globale per lo Sviluppo Sostenibile redatta dalle Nazioni Unite nel 2015, adotta, infatti, una prospettiva multidimensionale, mirando contemporaneamente a porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare l’alimentazione e promuovere l’agricoltura sostenibile.

Risulta pertanto cruciale porre l’attenzione sul sistema di produzione agricola (in termini di sostenibilità ambientale e rispetto dei diritti dei lavoratori) ma, al tempo stesso, anche sulle condizioni di consumo declinate nella triplice dimensione dell’accesso: economico, fisico e sociale. Il focus è, quindi, sull’accesso a un quantitativo di cibo che risponda sia alle esigenze nutrizionali (l’accento è sull’importanza di una dieta sana), culturali e sociali delle persone; sia alle esigenze di un consumo responsabile dal punto di vista ambientale e, quindi, di tutela delle risorse naturali.

Il capitolo 7 si concentrerà -in un primo momento- sull’analisi dell’andamento dei consumi in Italia, nel Lazio e nella Città Metropolitana di Roma Capitale (CMRC), mettendo in risalto l’impatto del Covid sugli acquisti agroalimentari delle famiglie italiane e sulla composizione della spesa alimentare. Successivamente, si occuperà delle condizioni economiche e fisiche che modellano le condizioni di accesso a una dieta sana e sostenibile. Nell’ultima parte, saranno analizzate tutte quelle pratiche solidali e nuove tecnologie che, attraverso un recupero sociale delle eccedenze alimentari, garantiscono l’accesso sociale al cibo, soprattutto, per le fasce della popolazione più fragili, in un’ottica di sostenibilità ambientale.

 

[1] La scienza concorda nel rintracciare l’origine del Covid nei “wet market” di Wuhan (Cina), e nel mostrare l’esistenza di una correlazione tra l’inquinamento  e alcune modalità di produzione del cibo, per esempio, l’agricoltura intensiva, con una maggiore diffusione del virus (Agnoletti e Piras, 2020). Questa pandemia così come altre, ad esempio, l’Ebola, la SARS, il MERS, evidenziano il legame di dipendenza che sussiste tra l’ambiente, la salute e la sicurezza alimentare.
[2]  Herrero, M., Thornton, P. K. (2013) Livestock and global change: Emerging issues for sustainable food systems.
[3] Sen, A. K. (1981) Poverty and famines: an essay on entitlement and deprivation, UK, Clarendon Press.
[4] Lang, T., Barling, D. (2012) Food security and food sustainability: reformulating the debate, in «The Geographical Journal», 178: 313-326.
[5] Mendes, W., Sonnino, R. (2018) Urban food governance in the Global North, in «Handbook of Nature», UK, Sage.
[6] Marino, D., Antonelli, M., Fattibene, D., Mazzocchi, G., Tarra, S. (2020) Cibo, Città, Sostenibilità. Un tema strategico per l'Agenda 2030, ASVIS, Roma.
[7] Bernaschi, D. (2020) Collective actions of solidarity against food insecurity in Rome, Barcellona and Athens: the impact in terms of capabilities, Springer ed.
[8] Bernaschi, D., Crisci, G. (2018) “Towards a more democratic and sustainable food system: the reflexive nature of solidarity purchase groups and the migrants’ social cooperative ‘Barikamà’ in Rome”, in Sustainable Agriculture and Food Security, Springer ed.