Atlante del cibo

Tramite l’utilizzo di coefficienti di CO2 calcolati da Legambiente nell’ambito dei Comuni Ricicloni, è possibile calcolare quanta CO2 viene risparmiata riciclando determinati materiali di scarto.

In particolare, per quanto riguarda i dati relativi ai rifiuti urbani post consumo della piattaforma Ecomudweb, si ottiene che con il riciclo di questi materiali si arriverebbe a risparmiare quasi 230 mila tonnellate di CO2 per oltre 520 mila tonnellate di rifiuti.

Considerando invece i rifiuti provenienti dall’industria alimentare, per 259 mila tonnellate di rifiuti, si risparmierebbero 211 mila tonnellate di CO2.

Volendo invece calcolare la quantità di CO2 emessa dalla produzione di rifiuti indifferenziati, sempre usando i dati della piattaforma Ecomudweb, abbiamo creato un coefficiente di CO2 per tonnellata di rifiuti prodotti, sapendo che secondo fonte ISPRA (2018[1]) la CO2 emessa dai rifiuti è il 4,3% della CO2 totale. Tramite l’utilizzo di questo coefficiente da noi calcolato, risulta che per più di 1 milione e 220 mila tonnellate di rifiuto indifferenziato post consumo, si emettono più di 730 mila tonnellate di CO2 mentre sono 25 mila le tonnellate di CO2 emesse dai rifiuti indifferenziati industriali.

[1] Ispra, 2018. L’andamento delle emissioni nazionali di gas serra. A cura di Daniela Romano.

Mettendo insieme i dati relativi a CO2 guadagna e CO2 emessa:

• CO2 guadagnata 229.311,1   t/anno
• CO2 sprecata     736.884,22   t/anno

In particolare, per il Comune di Roma si parla di 146 mila tonnellate di CO2 risparmiate per 597 mila emesse.

Se applichiamo poi lo stesso indicatore sui dati ISPRA relativi a RD e RU prodotte nei comuni della CMRC, otteniamo oltre 1 milione e 450 mila tonnellate di CO2 emesse con produzione di RU e 745 mila tonnellate di CO2 guadagnata con produzione di RD.