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Presentata in Campidoglio la Strategia di adattamento climatico di Roma

Subito al via la consultazione pubblica con gli stakeholders, le istituzioni competenti e i cittadini

Nella Sala della Protomoteca in Campidoglio è stato presentato il documento sulla strategia di adattamento climatico per mettere in sicurezza il territorio dagli impatti previsti al 2050 e con interventi da realizzare già entro il 2030.

Durante l’incontro, sono intervenuti il Sindaco Roberto Gualtieri e gli assessori all’Ambiente Sabrina Alfonsi, all’Urbanistica Maurizio Veloccia e ai Lavori Pubblici Ornella Segnalini, oltre che ricercatori che hanno partecipato alla elaborazione della Strategia, i cui lavori sono stati coordinati dal Direttore dell’Ufficio Clima di Roma Capitale, Edoardo Zanchini.

La Strategia individua le priorità, gli obiettivi e le misure per preparare la città agli impatti sempre più frequenti e intensi dovuti al cambiamento climatico in atto.
A Roma il clima è già cambiato, le analisi mettono in evidenza come sia cresciuta la temperatura media, sia aumentato il numero di notti tropicali e di periodi di ondate di calore, mentre la pioggia si concentra in alcune giornate creando problemi nelle strade, nelle stazioni e con danni alle infrastrutture.

La lotta all’emergenza climatica passa da due obiettivi principali: quello di “mitigazione”, per ridurre le emissioni, e quello definito di “adattamento” agli impatti già in corso. Mentre le priorità individuate sono quattro: la maggiore intensità e frequenza di piogge e alluvioni, la sicurezza degli approvvigionamenti idrici di fronte ai periodi di siccità, la crescita delle temperature e delle ondate di calore e l’intensificarsi di impatti sul litorale.

La strategia di adattamento climatico di Roma Capitale si concentra su tre linee principali di intervento: misure di prevenzione, allerta e protezione civile; monitoraggio, studio e approfondimento; misure per rafforzare la resilienza rispetto alle priorità individuate

Sulla proposta si aprirà da subito una ampia consultazione pubblica attraverso 7 appuntamenti tra conferenze e workshop tematici, tavoli con gli stakeholders e con le istituzioni competenti (Ministero dell’Ambiente, Regione e Città metropolitana) e osservazioni da parte dei cittadini.
Il processo partecipativo durerà fino al 30 aprile e si concluderà con il voto dell’Assemblea capitolina.

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