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direttrice strategica

Economia circolare

Per raggiungere la gestione sostenibile e l'uso efficiente delle risorse naturali, sono previste diverse misure volte a ridurre l'impatto ambientale negativo pro capite delle città, prestando più attenzione alla qualità dell'aria, alla gestione dei rifiuti e alla presenza di attività e funzioni proprie dell’agricoltura.

Le strategie messe in atto intendono organizzare una base territoriale comune regolata in funzione della scelta del ciclo corto e della conservazione e valorizzazione delle risorse naturali. Tra gli obiettivi: contrastare il consumo di suolo e favorire biodiversità e riforestazione; adeguare la programmazione urbanistica su riequilibrio ambientale e adattamento ai cambiamenti climatici; sviluppare la rete ecologica metropolitana; ridurre gli sprechi alimentari e il completamento del ciclo dei rifiuti; incentivare e attivare processi di economia circolare.

Strumenti di governance

  • Tavolo di concertazione con il Forum delle fattorie sociali, le Aziende locali di trattamento dei rifiuti, le aziende agricole, i Comuni la Regione e altri attori del territorio per la redazione di un regolamento che faciliti l’installazione tra più aziende di Impianti di compostaggio aerobico;
  • Tavolo di Concertazione con Regione Lazio, Comuni, ATO per coordinare le azioni per la gestione dei rifiuti e per la gestione del servizio idrico, ogni ente in base alle proprie competenze;
  • PPP con ATO, enti locali e aziende di trattamento rifiuti;
  • Accordo di Programma con le associazioni di categoria per incentivare la realizzazione di impianti di trattamento in procedura semplificata limitati al trattamento dei quantitativi di frazione umida da RD (200 ton) e di verde da aziende agricole (500 ton);
  • Osservatorio sulle aziende di servizi, che analizzi le azioni e le politiche aziendali (per valutarne la sostenibilità e orientarli verso il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo dell’AmSS), i contratti (per analizzare la possibilità di azione e di nuovi investimenti), i consigli di gestione (per eventualmente aumentare la capacità decisionale territoriale e di partecipazione e gli esiti sulla ricomposizione dei divari e il riequilibrio territoriale). Le società partecipate per la gestione dei servizi rivestono infatti un ruolo di primo piano nella concretizzazione delle strategie di sviluppo sostenibile, nella “messa a terra” delle azioni di sviluppo locale, di gestione del territorio, di produzione e accesso a beni e servizi. Il loro campo di azione è quasi sempre sovra-comunale.
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