Nell’ottobre 2015 la Città metropolitana di Roma Capitale ha avviato il processo di pianificazione strategica approvandone le linee guida.
Nel marzo 2016 l’ente ha istituito l’ufficio centrale “Sviluppo Strategico e coordinamento del territorio metropolitano”, approvando un nuovo Documento di indirizzo del Piano Strategico Metropolitano.
La coincidenza fra i tempi di avvio della redazione del Piano Strategico e i tempi di emanazione - da parte del Ministero della Transizione Ecologica - dell’avviso pubblico rivolto alle Città metropolitane, oltre che alle regioni e province autonome, per la presentazione di manifestazioni di interesse atte a delineare le proprie Agende e Strategie per lo sviluppo sostenibile per l’attuazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU sul proprio territorio, ha rappresentato l'opportunità di disegnare il processo di convergenza tra pianificazione strategica e redazione dell'Agenda metropolitana per lo Sviluppo Sostenibile.
A settembre 2020 è stato approvato il documento preliminare del Piano Strategico Metropolitano e costituita la cabina di regia per lo sviluppo sostenibile della Città metropolitana di Roma Capitale.
A dicembre 2022 il primo Piano Strategico Metropolitano "Roma, metropoli al futuro" è stato approvato dal Consiglio metropolitano.
Definire i contenuti del Piano Strategico Metropolitano e dell’Agenda della Città metropolitana di Roma Capitale, traducendo gli assi prioritari in strategie per lo sviluppo sostenibile, ha comportato una collaborazione con altri enti del territorio e con un’ampia schiera di università, centri di ricerca e soggetti privati altamente qualificati.
Questo ha consentito di mettere in campo attività e progettualità che, inserite in una cornice strategica, vogliono essere, non solo le basi conoscitive e di analisi del territorio e delle sue dinamiche di sviluppo, ma anche strumenti per la costruzione di policies e azioni concrete.
Per approfondire leggi il Documento del Piano Strategico
Tutte le progettualità messe in campo hanno costituito la base per l’avvio di un’ampia fase di consultazione con gli enti locali del territorio e con diversi stakeholder qualificati, con l’intento di costruire una visione condivisa e identificare le linee d’azione.
Il percorso di co-progettazione per la definizione del Piano Strategico Metropolitano si è dipanato nell’arco di tre mesi, fra maggio e luglio 2021, e ha visto il coinvolgimento di diverse centinaia di persone: rappresentanti politici, funzionari e dirigenti pubblici, imprenditori, esponenti di cooperative, portavoce di associazioni di categoria ed esponenti di associazioni.
L’interlocuzione con il territorio in questa prima fase ha fornito elementi importanti per definire, nei successivi passi, il quadro condiviso delle strategie prioritarie del Piano Strategico.
Il Piano Strategico Metropolitano “Roma, metropoli al futuro” – Innovativa, sostenibile, inclusiva” è stato approvato dal Consiglio Metropolitano il 14 dicembre 2022 con delibera n. 76 del 14/12/2022.
Il piano strategico triennale del territorio metropolitano, atto di indirizzo per l’ente e per l’esercizio delle funzioni dei comuni e delle unioni di comuni, è una delle funzioni fondamentali assegnate alle Città metropolitane dalla legge 56/2014 (legge Delrio).
Lo Statuto della Città metropolitana di Roma Capitale, approvato in via definitiva il 22 dicembre 2014, norma la materia all’art.7 e stabilisce che sia il Consiglio Metropolitano, una volta acquisito il parere della Conferenza metropolitana ai sensi dell’art. 21 comma 2 ad adottare ed aggiornare annualmente il PSM.
Il monitoraggio è un elemento fondamentale per l’attuazione delle Direttrici Strategiche di sviluppo urbano sostenibile del PSM di CmRC.
Gli strumenti e le attività di monitoraggio sostengono Città metropolitana di Roma Capitale nel suo ruolo di indirizzo sulle funzioni delegate e fondamentali dei Comuni, per l’attuazione delle azioni delle strategie di sviluppo urbano sostenibile indicate nel piano.
Città metropolitana di Roma Capitale provvede al monitoraggio attraverso indicatori di risultato appropriati, combinati con valori-obiettivo misurabili, per verificare e valutare se i progressi previsti sono stati realizzati.
La fase di aggiornamento del PSM inizia dal giorno successivo alla sua adozione e ha cadenza annuale.
Da questo momento infatti l’ente, anche attraverso gli strumenti di governance, è chiamato all’implementazione e alla conseguente verifica degli obiettivi e delle azioni contenute nel Piano.
L’ aggiornamento ha la funzione di andare più a fondo nei temi e nelle azioni contenute nel piano e orientare l’azione, in un quadro strategico e territoriale in continuo mutamento, anche al fine di accogliere e sfruttare al meglio le nuove opportunità che dovessero presentarsi
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