Obiettivi
È utile implementare i rapporti tra la Città metropolitana di Roma Capitale e la Regione Lazio a favore della città. Nell’ambito di questo obiettivo, la CmRC ha un ruolo di monitoraggio nei confronti delle dinamiche del lavoro su scala metropolitana, da presentare al tavolo strategico con la Regione, la cui scala di competenza potrebbe sostenere una complessiva riorganizzazione dei servizi pubblici per il lavoro, nonché di un potenziamento dei servizi per il lavoro e delle politiche attive del lavoro del Lazio.
In particolare, tra gli obiettivi vi è la gestione e la qualificazione di servizi per il lavoro, erogati a persone e imprese, che rispettino i principi di partecipazione, integrazione, trasparenza, informazione, efficacia, economicità, semplificazione delle procedure, uguaglianza di trattamento e pari opportunità.
Parte della gestione attiva è anche l’attività di analisi al fine di stilare delle previsioni di domanda e offerta di lavoro e delle dinamiche lavorative. Inoltre in coerenza con le funzioni fondamentali di CmRC, è necessario sviluppare e potenziare le attività di formazione, usando a questo fine anche le politiche di utilizzo del patrimonio in dotazione della città metropolitana (ad es. attraverso le policy “scuole aperte h24” e “Biblioteche come hub culturali”).
Azioni strategiche e operative
- Mettere in rete i Centri Metropolitani di Formazione Professionale con i Centri di Orientamento al lavoro regionali al fine di aumentare le possibilità di accesso al lavoro, anche potenziando l’offerta formativa coordinata;
- Accompagnare la Rete dei Centri di Orientamento al Lavoro, di concerto con i Comuni, nel potenziamento gestionale e di scambio dati attraverso l’utilizzo di software e altri sistemi digitali, dando la possibilità ai cittadini di usufruire di servizi per il lavoro interconnessi tra loro anche se facenti riferimento a diverse amministrazioni;
- Creare spazi di coworking diffusi e anche digitali con il sostegno di piattaforme dedicate, anche nel solco delle iniziative presentate da Roma Capitale e da Venezia (progetto Venywhere);
- Creare reti integrate tra attori pubblici e privati per favorire l’imprenditorialità femminile attraverso cicli di incontri con esperti sul tema del fare impresa al femminile con focus specifici di formazione e informazione sulle agevolazioni (come il Fondo Impresa Donna);
- Realizzare strutture territoriali dedicate allo svolgimento del lavoro agile, diffuse capillarmente sul territorio metropolitano e facilmente accessibili (sui principi della “Città in 15 minuti”) come alternativa al lavoro in azienda e al lavoro da casa, per favorire una profonda ricomposizione sociale a beneficio dei lavoratori, delle aziende e dei territori.
Per quanto riguarda i percorsi per l’accesso al lavoro, ad oggi, i principali strumenti utilizzati dai cittadini della CmRC sono i Centri per l’impiego, (CPI) i Centri di orientamento al lavoro (COL), gli Uffici di collocamento e le Agenzie Interinali.
Tuttavia, gli ultimi anni hanno visto una grande crescita delle piattaforme digitali (LinkedIn ecc.) che attraverso una collaborazione utente-impresa hanno visto intensificarsi i rapporti lavorativi.
Presi in considerazione i dati sull’occupazione, in particolar modo il focus sui giovani, è necessario potenziare tali strumenti e la loro coordinazione per permettere ai giovani cittadini un accesso sempre più semplificato alle informazioni sul mondo lavorativo.
Azioni strategiche e operative
- Creare percorsi digitali di orientamento attivo al mondo del lavoro (laboratori/job club per l’acquisizione di competenze);
- Promuovere il mondo delle start-up attraverso la realizzazione di percorsi negli istituti superiori, e la promozione di attività di formazione sulle forme di cultura imprenditoriale innovativa e 4.0;
- Incentivare azioni volte a incrementare le politiche lavorative anche attraverso l’utilizzo dell’apprendistato per i giovani, e azioni per la stabilizzazione nelle imprese di accoglienza e la lotta al precariato;
- Promuovere percorsi technical STEM rivolti a studentesse, al fine di ampliare l’accesso delle ragazze a professioni nell’ambito scientifico, tecnologico, ingegneristico e matematico;
- Potenziare la rete di relazione e collaborazione tra università, istituti superiori e imprese.
L’obiettivo è quello dello sviluppo locale ovvero stimolare ed incentivare in particolare quelle economie locali che producono occupazione di qualità per il territorio e non profitti e rendite per soggetti avulsi da questo. Nonché, relativamente alla Città di Roma, quelle attività che siano in grado di operare una differenziazione della base produttiva della città
Azioni strategiche e operative
- Realizzare servizi di prossimità sul modello delle Officine Territoriali promosso da Regione Lazio, utilizzando beni immobili di proprietà pubblica. Si tratta di luoghi cui la cittadinanza possa accedere a più servizi contemporaneamente e trovare le risposte alle proprie esigenze; spazi polifunzionali che siano capaci di accogliere funzioni di studio e di lavoro diffusi nella città, in cui possano essere erogati servizi specializzati per l’orientamento, la formazione, il sostegno alla ricerca attiva del lavoro, l’inclusione socio-lavorativa e la realizzazione di progetti per l’autoimpiego. Inoltre, questi luoghi prevedono la convivenza e la collaborazione del Centro di Orientamento al Lavoro, del Centro per l’impiego, di servizi di consulenza per l’autoimpiego, di Centri di Formazione Professionali, di Enti di formazione accreditati, della Camera di Commercio, di servizi sociali. Un’ulteriore funzionalità fa riferimento alla creazione di un nuovo approccio nel rapporto tra cittadino e servizio pubblico, in cui il cittadino diventa protagonista nella ricerca di soluzioni alle proprie necessità;
- Perseguire strategie di sviluppo locale per dare impulso ad aspetti occupazionali e 12.3 formativi.
Strumenti di governance
- Tavoli con Università e Imprese per la costruzione di azioni virtuose e strategie volte a supportare e incentivare l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro;
- Osservatorio partecipato sull’occupazione femminile per il monitoraggio e la rimozione degli ostacoli alla piena occupazione, per monitorare i servizi al fine di attivare politiche e investimenti su servizi strutturali per la conciliazione dei tempi e dei carichi.
Coerenza delle politiche
La direttrice strategica rispetto agli SDGs ONU
La direttrice strategica rispetto agli obiettivi della politica di coesione europea 21/27
- OP1. Un’Europa più intelligente (a smarter Europe)
- a1. rafforzare le capacità di ricerca e di innovazione e l’introduzione di tecnologie avanzate;
- a2. permettere ai cittadini, alle imprese e alle amministrazioni pubbliche di cogliere i vantaggi della digitalizzazione;
- a3. rafforzare la crescita e la competitività delle PMI; ù
- a4. sviluppare le competenze per la specializzazione intelligente, la transizione industriale e l’imprenditorialità.
- OP3. Un’Europa più connessa (Connected Europe)
- c1. rafforzare la connettività digitale.
- OP4. Un’Europa più sociale (Social Europe)
- d1. rafforzare l’efficacia dei mercati del lavoro e l’accesso a un’occupazione di qualità, mediante lo sviluppo dell’innovazione e delle infrastrutture sociali;
- d2. migliorare l’accesso a servizi di qualità e inclusivi nel campo dell’istruzione, della formazione e dell’apprendimento permanente, mediante lo sviluppo di infrastrutture;
- d3. aumentare l’integrazione socioeconomica delle comunità emarginate, dei migranti e dei gruppi svantaggiati, mediante misure integrate riguardanti alloggi e servizi sociali.
- OP5. Un’Europa più vicina ai cittadini (Europe closer to citizens)
- e1. promuovere lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato a livello locale, il patrimonio culturale, il turismo e la sicurezza nelle aree urbane;
- e2. promuovere lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato a livello locale, il patrimonio culturale, il turismo e la sicurezza in territori diversi dalle aree urbane.