Festa della Pisacane in occasione della Giornata d’azione globale contro il razzismo e per i diritti delle persone migranti
Quella del 18 dicembre è una ricorrenza mondiale. Nel caso della scuola "Carlo Pisacane", del quartiere Torpignattara di Roma, si tratta di una festa vera e propria con momenti ricreativi, musicali e culturali. Gli alunni dell'infanzia e della primaria, i docenti e i genitori si preparano da giorni: lo fanno attraverso la letteratura, il cinema, l'arte e un pizzico di fantasia che li rende unici nel panorama cittadino. Laboratori in fieri, cantieri sempre aperti per accogliere la diversità, esaltarne i valori, acuire la sensibilità verso le migrazioni di ieri e di oggi. Ad aiutarli accorrono maestri d'eccezione: giornalisti, videomaker, scrittori, ciascuno con una storia da condividere lungo il viaggio dell'identità. La Pisacane è il simbolo del multiculturalismo romano: gli studenti provengono da 19 Paesi differenti. Sui banchi siedono italiani, bengalesi, indiani, cinesi, filippini, rumeni, ucraini, marocchini, honduregni, moldavi, colombiani, egiziani, peruviani, albanesi nepalesi, siriani, brasiliani, ghanesi e equadoregni. Le sue classi sono un mosaico di culture, lingue e nomi diversi. Una scuola dove si insegna, si impara, si costruisce l’infanzia, come in tutte le altre scuole. Solo, con bambini che parlano anche altre lingue oltre l’italiano.