Porto Fluviale RecHouse
L’ex-magazzino militare fu occupato 18 anni fa da una cinquantina di famiglie di oltre venti nazionalità. Da allora hanno dato vita a una comunità multicolore che lo ha protetto dal degrado. Col finanziamento del ministero è partita l’«operazione Porto Fluviale». Un progetto architettonico dell’assessorato all’Urbanistica con le università La Sapienza e Roma Tre preannuncia un esemplare recupero funzionale che restituirà oltre tremila metri quadri in abitazioni, laboratori, spazi pubblici.
Il cortile sarà una piazza pubblica aperta al quartiere, ci sarà un mercato a Km0; uno sportello antiviolenza; usi civici e collettivi intergenerazionali e tecnologico-digitali per didattica a distanza e trasferimento tecnologico. Al fine di valorizzare le attività esistenti, saranno implementati gli spazi per l’artigianato, per l’allenamento circense e la danza, la sala da tè e un centro di mobilità sostenibile collegato alla pista ciclabile verso Metro Piramide da realizzare secondo le previsioni del PUMS (Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile).
L’ambito della proposta si compone di due principali obiettivi strategici:
- recuperare un bene vincolato rifunzionalizzando un immobile pubblico dismesso, senza consumo di suolo e in un’ottica di sostenibilità e densificazione;
- recuperare un bene sociale, riducendo il conflitto e incrementando il patrimonio destinato all’edilizia popolare, attraverso la realizzazione di spazi socio-culturali integrati e alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP).