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Forestazione urbana, Gualtieri inaugura nuove aree verdi a Malafede e Ostia

Il Sindaco presenta i nuovi interventi a Roma sud. A Malafede-Axa e Ostia-Acque Rosse, oltre 21 ettari riforestati nell’ambito del progetto PNRR “Litorale Romano Centro Settentrionale” per migliorare ambiente, clima e qualità della vita.

Un milione di nuovi alberi per cambiare volto al territorio e restituire natura alle periferie.

Il 31 maggio 2025, il Sindaco di Roma e della Città metropolitana, Roberto Gualtieri, ha visitato le nuove aree forestali realizzate nei quartieri di Malafede-Axa e Ostia-Acque Rosse, parte del più ampio progetto di riforestazione “Litorale Romano Centro Settentrionale”, finanziato con fondi del PNRR e attuato dalla Città metropolitana di Roma Capitale.

Le due aree, per un totale di oltre 21 ettari, rappresentano un tassello importante di un piano di forestazione urbana ed extraurbana che interessa 933 ettari complessivi, con l’obiettivo ambizioso di piantare circa un milione di alberi e arbusti autoctoni. Di questi, 628 ettari si trovano nel territorio di Roma Capitale, inclusi 337 ettari nella storica tenuta di Castelporziano, mentre 305 ettari ricadono in 18 comuni dell’area metropolitana.

Alla cerimonia hanno partecipato anche il Vicesindaco metropolitano Pierluigi Sanna, l’Assessora capitolina all’Ambiente Sabrina Alfonsi e il Presidente del X Municipio Mario Falconi, insieme ai tecnici e ai dirigenti responsabili del progetto.

L’intervento a Malafede-Axa interessa 3,3 ettari e rientra in una rete di nuove piantumazioni da oltre 53 ettari nell’area del litorale nord di Roma. A seguire, il Sindaco ha visitato l’area di Ostia-Acque Rosse, in Via Tancredi Chiaraluce, un terreno di circa 18 ettari destinato alla stessa azione di riforestazione.

Le aree coinvolte sono state progettate per ospitare 1.000 piante per ettaro, tra alberi e arbusti di specie autoctone, capaci di integrarsi con la vegetazione esistente e di favorire il recupero della biodiversità, aumentare la resilienza ecologica e fornire servizi ecosistemici fondamentali.

I nuovi boschi, caratterizzati da un’elevata eterogeneità floristica, contribuiranno in modo concreto alla riduzione dell’inquinamento atmosferico, al sequestro di CO₂ (fino a 8,8 tonnellate per ettaro ogni anno una volta mature), al contrasto al cambiamento climatico e alla mitigazione del consumo di suolo.

A Roma, le tipologie forestali previste sono sei, e variano dalle cenosi sempreverdi costiere ai boschi misti a querce caducifoglie, in base alle condizioni ecologiche e ambientali delle singole aree. Ogni intervento è pensato per contribuire anche alla valorizzazione delle periferie urbane, al riequilibrio tra costruito e verde, e alla connessione ecologica con il sistema delle aree protette e rurali circostanti.

Con questo progetto, Roma e la sua area metropolitana compiono un passo significativo verso un modello urbano più verde, sostenibile e inclusivo, utilizzando le risorse del PNRR per creare nuovi boschi, migliorare la salute pubblica e rafforzare il rapporto tra cittadino e natura.

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