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Stati generali del Verde, Sanna: “La forestazione è un investimento strategico contro la crisi climatica”

Il Vicesindaco metropolitano Pierluigi Sanna ha illustrato i risultati del piano di riforestazione pubblica finanziato dal PNRR. Un milione di alberi per rendere il territorio più resiliente, sostenibile e pronto alle sfide del cambiamento climatico.

Si è svolta a Roma l’edizione 2025 degli Stati generali del Verde, dal titolo “Roma città verde. Raccontare il cambiamento”. L’incontro, organizzato da Roma Capitale insieme alla Città metropolitana di Roma, al Crea, al Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri (Cufaa), all’Ordine dei dottori agronomi e forestali (Odaf), al Collegio degli agrotecnici e al Centro interuniversitario di ricerca sulla biodiversità, ha rappresentato un momento di confronto sulle politiche del verde urbano e sulle strategie di riforestazione in corso.

L’apertura dei lavori è stata affidata al Sindaco Roberto Gualtieri, che ha sottolineato come Roma, “la città più verde d’Europa”, stia affrontando una fase di trasformazione ambientale decisiva, basata su una gestione più sostenibile del patrimonio naturale.

Nel panel dedicato a “Alberi in città: scelta, impianto e cura delle nuove alberature”, è intervenuto il Vicesindaco metropolitano Pierluigi Sanna, illustrando l’ampiezza del piano di forestazione pubblica finanziato con i fondi PNRR attraverso gli avvisi del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE).

“Si tratta di circa un milione di nuove piante distribuite in 76 impianti boschivi, da Roma ad altri 18 comuni dell’area metropolitana – ha detto Sanna –. Oltre due terzi di queste aree si trovano nella Capitale, che rappresenta per estensione e densità abitativa un contesto prioritario per la forestazione. Una parte significativa del piano riguarda Castelporziano, dove centinaia di ettari di pini sono stati distrutti dai parassiti e oggi vengono ripristinati".

“La vera sfida – ha proseguito – è la responsabilità continua nella gestione delle nuove aree verdi. Non basta piantare gli alberi: serve garantire la loro sopravvivenza. Per questo – ha detto Sanna – le imprese sono obbligate a mantenere le piantumazioni per cinque anni, con irrigazioni costanti nei primi tre anni e la sostituzione delle fallanze per assicurare una densità di circa mille alberi per ettaro".

Il Vicesindaco ha inoltre richiamato l’impatto del cambiamento climatico sulle operazioni di forestazione. “Le temperature elevate e la scarsità di piogge registrate quest’estate – ha spiegato – hanno messo a dura prova la fase di attecchimento delle giovani piante, accentuando lo stress idrico. Abbiamo quindi rimodulato le condizioni contrattuali per garantire la cura necessaria e preservare gli impianti".

Sanna ha ribadito la visione condivisa con il Sindaco Roberto Gualtieri e la Città metropolitana: “Gli interventi sul verde non sono solo un’azione ambientale, ma un pilastro strategico per affrontare il cambiamento climatico. Servono a migliorare la vivibilità delle città e a rendere più attrattivi i territori meno popolati, in una prospettiva di sviluppo sostenibile e qualità della vita".

“L’intera operazione è complessa e delicata – ha concluso Sanna – ma stiamo monitorando costantemente i risultati, con il supporto di ricercatori e professionisti del settore. Ogni albero piantato è un investimento sul futuro dei nostri territori, sulla resilienza climatica e sulla salute delle comunità che li abitano".

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