Territori pronti e ambiti prioritari d’intervento

La messa a sistema dei risultati e delle informazioni raccolte attraverso gli studi avanzati per la costruzione del Piano Strategico Metropolitano di Roma Capitale ha come esito una geografia che mette in luce la necessità di ricomposizione dei divari territoriali, di un riequilibrio, con l’individuazione di ambiti da porre all’attenzione dei decisori politici e di aree già “accese” perché già segnate da energie attive e progettualità in essere.

Il lavoro svolto si basa sull’assunto che per ristabilire un equilibrio occorre agire, da una parte, andando a sostenere e consolidare sperimentazioni e pratiche già in atto, in quelli che appaiono territori più “pronti” per mettere in atto determinate azioni strategiche, dall’altra creando le condizioni per il dispiegamento delle opportunità nei territori caratterizzati da minori attività o risorse territoriali già in essere e che quindi richiedono un’attenzione particolare in un’ottica di lungo periodo.

L’elaborazione di una visione d’insieme dei dati prodotti e raccolti con gli studi permette dunque di non escludere alcun territorio dall’azione strategica metropolitana, individuando quei contesti che per ragioni socio-economiche o di altro genere necessitano di una priorità di intervento specifica, che sia in grado di innescare meccanismi che abilitino il territorio ad accogliere le strategie proposte. Il fine ultimo che il Piano persegue è di non limitarsi a premiare i territori “pronti” e più maturi ma favorire in maniera incisiva la diffusione alla scala territoriale delle innovazioni radicali.

Nella sezione "Per approfondire" è possibile leggere le schede su 3 focus territoriali, derivanti da uno studio d’insieme della sopra descritta geografia (Roma Est, i Castelli, Civitavecchia), ciascuno segnato da determinati elementi strategici caratterizzanti e ambiti d’intervento per il riequilibrio territoriale.