Obiettivi
Il primo obiettivo è quello di pensare il sistema della mobilità in chiave di governance territoriale e di sostenibilità, attraverso il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, al fine di mettere in stretta relazione l’efficacia del sistema di mobilità con una revisione dell’assetto e degli sviluppi urbanistici e territoriali dell’area metropolitana. Nell’ottica di un progressivo riequilibrio dei processi insediativi, l’accessibilità territoriale deve essere affidata principalmente alla risposta multimodale alla domanda di spostamento: alternativa alla mobilità veicolare, integrata alla scala locale e metropolitana, articolata e cadenzata per ampliare i bacini di utenza serviti dalle direttrici di forza del trasporto collettivo metropolitano e regionale.
Azioni strategiche e operative
- Favorire la concentrazione territoriale e contrastare forme di diffusione e di dispersione insediativa;
- Limitare lo sviluppo dei poli commerciali e per il tempo libero di medio- grandi dimensioni isolati nel territorio;
- Favorire lo sviluppo insediativo in maniera coordinata con i servizi e i poli (produttivi, commerciali, dei servizi e del tempo libero) di livello urbano;
- Valorizzare il ruolo delle stazioni ferroviarie finalizzato da un lato a una più equilibrata rete policentrica di insediamenti e servizi, dall’altro alla localizzazione e/o rilocalizzazione selettiva di centri di attività e servizi attrattori di grande traffico a ridosso dei maggiori nodi del trasporto pubblico locale;
- Promuovere azioni mirate per le aree marginali in coerenza e potenziamento della strategia delle aree interne, sviluppando trasporto pubblico flessibile e su domanda nelle aree a bassa densità
- Favorire l’accessibilità dei territori marginali e/svantaggiati anche ai fini di una migliore coesione territoriale;
- Sostenere sistemi di gestione del sistema della mobilità come servizio (MaaS).
Dato l’attuale stato del sistema viario dei 121 comuni che compongono la Città metropolitana di Roma Capitale, appare necessario programmare nel dettaglio un piano che abbia come obiettivo primario l’ammodernamento e la messa in sicurezza dello stesso. A tale scopo molti finanziamenti sono stati stanziati dal PNRR, dalla Legge di Bilancio e da altre fonti minori. Le linee di intervento riguardano strade, ferrovie, trasporto rapido di massa, rigenerazione urbana ed interventi specifici nel campo edilizio. In tal senso, il PUMS pone al centro del suo piano i cittadini e la soddisfazione delle loro esigenze grazie ad una continua valutazione degli spostamenti delle persone, analizzati in relazione all’offerta presente sul territorio, al fine di: garantire a tutti i cittadini opzioni di trasporto per accedere alle destinazioni e ai servizi chiave, migliorare le condizioni di sicurezza generale, anche grazie a innovazioni tecnologiche e digitali, ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico e i consumi energetici, aumentare l’efficienza dei trasporti e contribuire al miglioramento della qualità del contesto urbano.
Azioni strategiche e operative
- Riorganizzare la rete del trasporto combinando la logica gerarchica con quella sinergica; quindi recuperare le quote di rete stradale e spazi pubblici, realizzando nuovi interventi infrastrutturali, a favore di una loro migliore fruibilità e condivisione da parte di pedoni, ciclisti, utenti del TPL e mobilità privata a basso impatto ambientale;
- Implementare il Gemello digitale delle strade di CmRC. Il gemello digitale è un Decision Support System che in questo caso ha lo scopo di valutare lo stato della manutenzione e della pericolosità delle strade metropolitane e di programmare 5.2 i lavori di manutenzione e messa in sicurezza.
La presenza di molti attori sul territorio metropolitano e soprattutto la complessa e ripartita gestione del servizio del trasporto pubblico da parte di più operatori rende difficile individuare, sintetizzare e mettere a sistema delle strategie comuni univoche con cui rispondere ai vari bandi e opportunità di finanziamento che soprattutto l’UE propone sul tema della mobilità. A tal fine è necessaria un’operazione di ricucitura del sistema del trasporto romano attraverso la creazione di una rete efficiente e il più possibile integrata del servizio. Tale operazione comporterebbe un miglioramento della qualità della vita per i residenti apportando un sostanziale cambiamento nell’area metropolitana, in cui muoversi risulterebbe meno problematico e difficoltoso.
Azioni strategiche e operative
- Individuare le possibili forme di integrazione tra i sistemi di trasporto attraverso il corretto funzionamento dei nodi di interscambio esistenti (e/o realizzazione di nuovi nodi) per garantire opportune adduzioni alla rete primaria e secondaria;
- Utilizzare l’ITS da parte degli operatori del trasporto pubblico, attraverso l’incremento nella dotazione di veicoli di sistemi per il monitoraggio in tempo reale della localizzazione e del servizio (centrale operativa, AVM- Automatic Vehicle Monitoring, e AVL-Automatic Vehicle Location) finalizzato ad adeguare gli orari del servizio alla domanda effettiva di passeggeri e a intervenire anche in tempo reale per modifiche dei piani di esercizio;
- Utilizzare i sistemi di infomobilità per favorire l’integrazione di sistemi di trasporto, per la fornitura di dati sulla rete prioritaria urbana ed extraurbana e per lo sviluppo di servizi innovativi di mobilità;
- Sviluppare politiche integrate di gestione della domanda.
Dato il contesto sopra descritto risulta evidente che l’obiettivo primario della Città metropolitana di Roma Capitale debba essere quello di rafforzare il servizio del TPL, migliorando i collegamenti interni al comune di Roma ma anche e soprattutto le connessioni con i centri dell’hinterland, in cui i trend demografici sono in continua crescita. Il potenziamento del TPL dovrebbe avvenire soprattutto attraverso interventi di valorizzazione dell’esistente e quindi partendo dall’esteso e ramificato sistema ferroviario del territorio metropolitano e dallo studio dei principali punti di attrazione del territorio, sì da mettere in atto efficaci strategie di Mobility management.
Azioni strategiche e operative
- Gerarchizzare e riorganizzare le reti di trasporto, privilegiando i grandi canali della mobilità, soprattutto attraverso il ferro e il trasporto pubblico, con Roma e i grandi poli territoriali (commerciali, di servizio, per il tempo libero, ecc.) e favorendo l’interscambio tra linee a domanda forte e linee a domanda debole;
- Potenziamento infrastrutturale e tecnologico della rete del ferro e miglioramento del servizio su ferro per aumentarne la capacità;
- Potenziamento dell’efficacia e l’efficienza del servizio ferroviario attraverso l’integrazione intermodale;
- Potenziamento del servizio TPL su gomma attraverso la riorganizzazione gerarchizzata dei servizi su gomma tra direttrici portanti e di adduzione;
- Identificazione e la promozione di un modello efficace di governance, coordinata e uniforme sul territorio definendo anche regole chiare, standard e policy per la governance dei dati connessi alla mobilità e la loro raccolta dai diversi Enti del territorio
- Aumentare l’accessibilità al TPL per i passeggeri con ridotta mobilità;
- Promuovere l’utilizzo diffuso dei diversi canali di comunicazione all’utenza: informazioni a bordo e alle fermate; siti web informativi; social network; telefoni cellulari, mediante SMS di avviso; app per smartphone; schermi in luoghi strategici come ospedali, centri commerciali e università;
- Utilizzare il sistema su ferro di superficie realizzando un nuovo sistema metropolitano di superficie e convertendo quindi alcune attuali linee ferroviarie in vere e proprie linee metropolitane, incrementando le corse del servizio;
- Implementare gli impianti semaforici intelligenti in modo da garantire una priorità ai mezzi pubblici rispetto a quelli privati;
- Potenziamento della rete metropolitana a partire dal completamento della linea metro C.
L’obiettivo della CmRC di cercare una mobilità in linea con gli standard europei deve passare inevitabilmente per un deciso intervento di potenziamento e consolidamento delle infrastrutture nonché per un’importante evoluzione digitale delle stesse. Bisognerà, infatti, puntare da un lato ad un rinnovo delle flotte ormai obsolete e dall’altro al potenziamento del servizio attraverso il suo efficientamento con mezzi tecnologici in linea con la tendenza alla trasformazione digitale in atto su più fronti, mirando a creare un’inversione di rotta tra i cittadini che preferiscono l’utilizzo dei mezzi privati all’uso del TPL, ed a favorire gli utenti nell’integrazione multimodale e dei sistemi tariffari. Le azioni proposte in seguito a riguardo dovranno avvenire in un’ottica di miglioramento dell’ambiente (e in particolare dell’aria) e della qualità della vita auspicabili con il raggiungimento degli obiettivi antinquinamento dettati dall’OMS.
Azioni strategiche e operative
- Potenziare le tecnologie di controllo efficiente e intelligente IOT e 5G per il trasporto;
- Adottare il modello “Mobility As a Service”, che dà la possibilità al cittadino di scegliere il mezzo di trasporto più idoneo in base al tragitto da compiere, passando dall’auto al treno, fino ad arrivare ad autobus, tram, scooter e biciclette. Nel modello si inserisco5.5 no innovazioni come il nuovo sistema di ticketing.
Con una più giusta programmazione e progettazione infrastrutturale, la mobilità dolce e le conseguenze derivanti dagli spostamenti sostenibili possono essere il volano verso un miglioramento decisivo della qualità della vita dei cittadini, incentivando l’utilizzo di mezzi che non hanno emissioni nocive per il contesto urbano. Attraverso il Piano nazionale sulle ciclovie sono già previsti e in corso numerosi interventi per lo sviluppo della mobilità ciclistica nel Comune di Roma Capitale e nella Città Metropolitana. Sono, infatti, in programma interventi per la mobilità ciclistica urbana che prevedono la realizzazione di ciclostazioni e interventi concernenti la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina.
Azioni strategiche e operative
- Estendere la rete ciclopedonale collegando le piste esistenti e realizzando nuove ciclovie (ad esempio, la ciclopolitana dei Castelli e la Corona Verde Roma Est [cfr Manifestazione di Interesse per il Piano per la Transizione Ecologica di Regione Lazio] e GRAB);
- Creare percorsi sicuri sia in bicicletta che a piedi per raggiungere i principali luoghi di interesse (scuole, uffici pubblici, servizi primari e da nodi del TPL) e promuovere forme di mobilità pedonale collettiva (mobility management);
- Potenziare i servizi di bike-sharing;
- Diffondere servizi per i ciclisti quali: servizi di riparazione delle biciclette, pompe pubbliche, posteggi attrezzati per le biciclette presso le stazioni/fermate del TPL;
- Implementare le campagne e le azioni di sensibilizzazione sull’uso della bicicletta.
Dai dati riportati in precedenza emerge con chiarezza la necessità di migliorare la sicurezza degli spostamenti su tutti i livelli, anche secondo quanto specificato con le linee guida ministeriali per la realizzazione del PUMS. CmRC dovrà impegnarsi nella riduzione dell’incidentalità stradale e quindi nella diminuzione sensibile del numero generale degli incidenti con morti e feriti, dei costi sociali derivanti dagli incidenti, nonché del numero degli incidenti con morti e feriti tra gli utenti deboli (pedoni, ciclisti, bambini e over 65).
Azioni strategiche e operative
- Attivare strumenti di controllo del traffico e di prevenzione degli incidenti digitalizzando e automatizzando il controllo della fluidificazione del traffico e le modalità di monitoraggio;
- Promuovere campagne educative e di sensibilizzazione al rispetto del Codice della Strada e alle alternative green presso scuole e luoghi di lavoro;
- Introdurre un sistema di segnalamento ferroviario locale per la gestione efficiente e sicura delle tratte interne all’area metropolitana (il sistema, già in uso da parte di RFI sulle tratte dell’alta velocità, si chiama ERTMS/ETCS e dovrà essere sperimentato sulle tratte di alta densità per migliorare e aumentare il servizio locale della linea ferroviaria sulle tratte locali dell’area metropolitana);
- Eseguire i progetti urgenti di messa in sicurezza, manutenzione straordinaria e rimozione delle varie forme di dissesto stradale di alcune fondamentali arterie della città di Roma, come da accordi con ANAS. Questo intervento troverà massima concretezza tra le progettualità previste per il Giubileo del 2025.
Obiettivo correlato ai precedenti è quello di individuare possibili classi di azioni in grado di migliorare la sostenibilità e la competitività del sistema logistico a servizio dei distretti produttivi, fornendo loro una migliore qualità dei servizi logistici capaci di far crescere la loro competitività sul mercato globale, e nel contempo soluzioni capaci di abbattere le esternalità della logistica urbana. Prioritario dovrà essere quindi anche il tema dell’organizzazione della logistica metropolitana a supporto dei sistemi produttivi, in funzione di una sua innovazione digitale, tecnologica e ambientale, che riguardi anche l’organizzazione e la qualificazione del lavoro (sicurezza, formazione, gestione di appalti e subappalti).
Azioni strategiche e operative
- Incrementare l’accessibilità alle reti e ai nodi TEN dei distretti industriali e produttivi locali;
- Individuare il sistema di azioni per migliorare la connessione fisica e gestionale delle Piattaforme logistiche territoriali alle reti transnazionali (Ten-T);
- Implementare la connessione telematica ai nodi primari (porti, interporti, piattaforme logistiche e mercati agroalimentari) di tutti gli hub secondari al fine di supportare un servizio orientato al trasporto ed al tracciamento delle merci;
- Individuare per i diversi poli di aggregazioni, Transit Point urbani che, se opportunamente organizzati, potrebbero svolgere anche delle funzioni di “logistica inversa” e di collegamento con i poli logistici. Le merci “aggregate” in transit point di area vasta, potranno successivamente arrivare alle aree retroportuali/retrointerportuali o comun5.8 que prossime ai nodi di rete, per permettere l’internazionalizzazione “in uscita”.
Strumenti di governance
- Tavolo di concertazione con Regione Lazio, Comuni della CmRC ed enti TPL per la costruzione di una rete di trasporto integrata, anche in previsione di un potenziamento delle linee ad oggi esistenti sui tratti di maggiore congestione e pendolarismo del territorio metropolitano;
- PUMS - Piano Urbano della Mobilità Sostenibile;
- Accordi di collaborazione con imprese digitali ed enti di ricerca per la realizzazione del GD delle strade di CmRC;
- PPP per l’organizzazione della logistica green;
- Osservatorio per il monitoraggio delle condizioni dei percorsi pedonali e le piste ciclabili a partire da quelli che conducono ai servizi primari (scuole, servizi sanitari, centri commerciali, fermate e stazioni del TP, aree verdi) e per il monitoraggio dell’utilizzo del TPL da un punto di vista di genere (percorsi, accessibilità, connettività del territorio, sicurezza, ecc.).
Coerenza delle politiche
La direttrice strategica rispetto agli SDGs ONU.Modifica contributi multimediali
La direttrice strategica rispetto agli obiettivi della politica di coesione europea 21/27
- OP1. Un’Europa più intelligente (a smarter Europe)
- a2. permettere ai cittadini, alle imprese e alle amministrazioni pubbliche di cogliere i vantaggi della digitalizzazione.
- OP2. Un’Europa più verde (Greener carbon free Europe)
- b4. promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici, la prevenzione dei rischi e la resilienza alle catastrofi;
- b7. rafforzare la biodiversità, le infrastrutture verdi nell’ambiente urbano e ridurre l’inquinamento.
- OP3. Un’Europa più connessa (Connected Europe)
- c2. sviluppare una rete TEN-T intermodale, sicura, intelligente, resiliente ai cambiamenti climatici e sostenibile;
- c3. sviluppare una mobilità locale, regionale e nazionale, intelligente, intermodale, resiliente ai cambiamenti climatici e sostenibile, migliorando l’accesso alla rete TEN-T e la mobilità transfrontaliera;
- c4. promuovere la mobilità urbana multimodale sostenibile.
- OP5. Un’Europa più vicina ai cittadini (Europe closer to citizens)
- e1. promuovere lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato a livello locale, il patrimonio culturale, il turismo e la sicurezza nelle aree urbane;
- e2. promuovere lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato a livello locale, il patrimonio culturale, il turismo e la sicurezza in territori diversi dalle aree urbane.