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Tavolo metropolitano del Cibo, definito il piano strategico per una filiera di qualità e accessibile a tutti

A Palazzo Valentini il punto sulla prima indagine dedicata alla filiera agroalimentare della Città metropolitana di Roma. Dati, criticità e priorità per costruire un sistema produttivo sostenibile, inclusivo e capace di valorizzare le eccellenze locali.

Si è riunito ieri a Palazzo Valentini il Tavolo metropolitano del Cibo, insediato lo scorso gennaio, per un confronto sui primi risultati dell’indagine condotta sulla filiera della produzione e distribuzione del cibo nell’area metropolitana. Obiettivo: definire politiche capaci di valorizzare le produzioni locali, sostenere le imprese e garantire un accesso equo al cibo, coniugando qualità ed equità sociale.

Il Tavolo riunisce la Città metropolitana di Roma Capitale, Roma Capitale, la Camera di Commercio di Roma e le principali organizzazioni di categoria dell’intera filiera: agricoltura, trasformazione artigianale e industriale, logistica e distribuzione. Dopo la prima fase di mappatura e analisi, il percorso entra ora nella definizione di azioni condivise per mettere a sistema l’intero comparto alimentare, riconoscendo il cibo come bene comune.

All’incontro hanno partecipato il Capo di Gabinetto di CMRC Francesco Nazzaro, l’Assessora all’Agricoltura di Roma Capitale Sabrina Alfonsi, il Coordinatore del Tavolo Massimo Fiorio, Davide Marino, responsabile del tavolo tecnico, Cristina Ugolini, Direttrice Generale di Agro Camera, e i rappresentanti delle organizzazioni di categoria.

«Quando ci sono occasioni come queste, il nostro lavoro assume ancora più importanza: danno corpo e senso all’azione amministrativa della Città metropolitana – ha detto Francesco Nazzaro –. In questi mesi un’importante ricerca è andata avanti e oggi possiamo lavorare su dati concreti, adottando azioni mirate. La nostra struttura è pronta a dare piena attuazione alle iniziative che saranno condivise con tutti i componenti del Tavolo».

Il coordinatore Massimo Fiorio ha ricordato che il lavoro si è concentrato sulla filiera agroalimentare metropolitana: «Stiamo costruendo un progetto che offra soluzioni alla luce dei cambiamenti del settore. Le aziende diminuiscono, ma la superficie produttiva resta la stessa: serve una razionalizzazione intelligente che sostenga chi resta sul territorio».

«I dati rivelano criticità che ritroviamo ovunque, a partire dalla cronica mancanza di personale lungo tutta la filiera – ha sottolineato l’assessora Sabrina Alfonsi –. Servono politiche dedicate. E poi c’è il grande tema del mercato di Roma: quali sono i reali fabbisogni alimentari dell’area? Come incidono i consumi, il turismo, l’aumento dell’uso di carne? Il nostro compito è individuare interventi mirati per sostenere piccole e medie imprese, consumatori e produzioni locali: dall’olio al vino fino alla filiera casearia. Il Piano del Cibo deve nascere da dati solidi e da azioni concrete».

Il prossimo appuntamento è fissato per metà dicembre, quando verranno definiti i primi indirizzi operativi del Piano del Cibo metropolitano.

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