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direttrice strategica

Cultura

Una metropoli che punta all’aumento della qualità della vita grazie alla diffusione di servizi sociali e ambientali, dedicati alla persona e al suo benessere, coltivando la cultura costituita di valori, artefatti, persone, memoria e progettazione come pilastro identificativo delle comunità. Una metropoli che valorizzi l’identità dei luoghi, facendo delle comunità insediate, i principali attori del cambiamento e dell’innovazione culturale, anche attraverso le scuole intese come hub educativi di comunità e istruzione di qualità. Una metropoli che riesca ad essere inclusiva, attraverso la diversificazione dei canali di comunicazione e le attività costruite insieme alle comunità nel rispetto delle loro specificità. Una metropoli che offra una cultura in senso classico, attraverso il potenziamento di attrezzature e servizi esistenti, ma anche una cultura originale e variegata, costruendo nuove modalità di creazione e fruizione del patrimonio culturale, potenzialmente inesauribile se alimentato. Una metropoli che valorizzi il suo patrimonio storico-paesaggistico attraverso un’azione integrata e sinergica tra i siti primari e i siti minori o periferici.

Obiettivi

Questo obiettivo si concentra sulla valorizzazione e la promozione integrata e sinergica dei siti culturali di alto interesse e dei siti minori, sia di Roma Capitale che dell’hinterland, in un’ottica di riequilibrio territoriale delle risorse culturali, storiche, architettoniche archeologiche e paesaggistiche.

Come si evince dai dati, vi sono pochi siti principali o di alto interesse, tutti interamente collocati nel territorio di Roma Capitale, che concentrano visitatori e introiti. L’obiettivo è quello di valorizzare tali siti e promuovere, contestualmente e attivamente, la frequentazione, sia estera che interna, di complessi e aree culturali considerate minori, sostenendone l’importanza al pari dei grandi siti principali.

Nel caso dell’hinterland, si potrà sfruttare l’attrattività di Roma per la valorizzazione di luoghi e strutture di interesse culturale (archivi, biblioteche, teatri, cinema storici, musei e raccolte locali, aree archeologiche, ville e giardini), anche allo scopo di fornire una visione del patrimonio e della storia del territorio della città metropolitana più approfondita e variegata.

Azioni strategiche e operative

  • Promuovere i siti di alto interesse culturale anche come traino per la promozione e valorizzazione dei siti minori. Scopri di più
  • Promuovere e valorizzare i siti minori e/o i siti localizzati in posizione meno centrale e/o periferica rispetto a Roma Capitale, anche attraverso campagne di comunicazione ad hoc e la messa a punto di un sistema di trasporti (cfr. Direttrice strategica 5: mobilità)
  • Promuovere gestione e monitoraggio coordinati da un unico ente che faccia da cabina di regia per le infrastrutture culturali e lavori in maniera integrata sulla promozione dei siti principali o di alto interesse culturale e dei siti minori.
  • Sviluppare strumenti digitali come la piattaforma SitAR, Sistema Informativo Territoriale Archeologico di Roma, e portali analoghi incentrati su altre tematiche culturali, che possano essere messe a disposizione per le strategie di valorizzazione dei beni patrimoniali del territorio metropolitano.
  • Incentivare e sostenere l’attività dei cittadini nella valorizzazione del territorio; valorizzare il patrimonio degli archivi storici, garantendo la conservazione dei beni culturali e sostenendone la divulgazione grazie all’accesso garantito sia agli studiosi sia alla popolazione.

L’identità dei luoghi costituisce la base materiale e immateriale su cui costruire nuovo patrimonio culturale. La cultura non è infatti statica, ma si rinnova costantemente, e i suoi prodotti possono esser riconosciuti e valorizzati sia a vantaggio delle comunità insediate che dei turisti. Le identità locali riconosciute dalla stessa cittadinanza possono essere base per nuove forme di aggregazione sociale ed inclusione, conoscenza e progettazione di forme culturali innovative dal basso.

L’area metropolitana è il miglior contesto in cui organizzare il riconoscimento e la valorizzazione dell’identità dei luoghi perché prevede la partecipazione ampia e non frammentata delle comunità, che non necessariamente appartengono allo stesso Comune o Municipio.

Azioni strategiche e operative

  • Incentivare la costituzione di Ecomusei, come ambiti di valorizzazione del territorio supportata dalla co-progettazione di uffici tecnici e comunità, che rappresentano un valore aggiunto per gli abitanti e un momento esperienziale per i turisti;
  • Recepire e promuovere nuove identità territoriali percepite dagli abitanti, attraverso 2.2 un ciclo di incontri con la cittadinanza.

Promuovere il cambiamento per vie di innovazione è un obiettivo specifico che richiede di riconoscere, mappare, restituire e valorizzare pratiche di innovazione culturale dal basso nell’area metropolitana. Le si possono trovare nella gestione dei nuovi spazi culturali e della produzione, nella creazione e rafforzamento di reti di mutuo aiuto tra abitanti, nelle sperimentazioni educative, nell’agricoltura sociale, nello sport come dispositivo di inclusione sociale, nell’abitare condiviso, nelle nuove forme del lavoro (Direttrice Strategica di sviluppo urbano sostenibile 10).

Esistono molti tipi di cultura e quindi variegate forme di fruizione culturale. Promuovere la cultura nella Città Metropolitana di Roma Capitale significa quindi anche dedicare luoghi in cui poter scambiare esperienze culturali originali, creative, trasversali ed innovative. Questo costituisce un obiettivo di breve periodo che si alimenta e nutre dal dialogo tra le varie realtà culturali, anche attraverso nuove forme di partecipazione e benessere sociale.

Azioni strategiche e operative

  • Promuovere iniziative dislocate sul territorio metropolitano come centri e hub della cultura a gestione partecipata affinchè diventino incubatori e acceleratori di cultura metropolitana. A tal fine le azioni includono: organizzazione di eventi ampiamente fruibili; il supporto di teatri e librerie indipendenti, la diffusione dei poli culturali su tutto il territorio, dalle periferie ai centri cittadini;
  • Rendere le Biblioteche metropolitane hub culturali. Le biblioteche costituiscono un’infrastruttura capillare di Città Metropolitana, distribuita su tutto il territorio. Questa può essere usata per realizzare un’offerta culturale innovativa e di ampio spettro, rivolta a tutte le età, per l’inclusione sociale e la valorizzazione delle differenze. Ne sono un esempio: i percorsi di lettura per l’infanzia, i doposcuola e la lotta all’abbandono scolastico, la formazione, le offerte culturali integrate per la promozione del territorio, lo sviluppo digitale, gli spazi per il coworking;
  • Consolidare il Servizio di Coordinamento Rete Biblioteche del Territorio Provinciale e rafforzare le iniziative coordinate, anche grazie alla digitalizzazione e alla transizione al digitale che metterà a disposizione strumenti informatici, innovativi e accessibili al cittadino;
  • Promuovere nuove identità culturali dei luoghi come asset per l’attrattività e la fruizione turistica;
  • Valorizzare e promuovere la conoscenza delle realtà locali in ambito scolastico, cosicché anche le scuole diventino parte del processo di creazione culturale innovativa e trasversale;
  • Attivare uffici che possano sostenere associazioni nelle richieste di finanziamento europeo, nazionale e regionale, per progetti di promozione e diffusione, anche in collaborazione tra enti e associazioni diverse, ma com plementari.

Strumenti di governance

  • PPP con il panorama e l’offerta culturale della CmRC, stakeholder del settore culturale locali, regionali, nazionali ed internazionali, al fine di rendere più accessibile e fruibile in una dimensione internazionale;
  • Tavolo permanente con le associazioni e gli operatori culturali, le imprese e gli attori istituzionali, le biblioteche e gli ecomusei, per la diffusione delle opportunità culturali e il sostegno all’innovazione culturale dal basso.

Coerenza delle politiche

La direttrice strategica rispetto agli SDGs ONU.
La direttrice strategica rispetto agli obiettivi della politica di coesione europea 21/27

– OP4. Un’Europa più sociale (Social Europe)

  • d2. migliorare l’accesso a servizi di qualità e inclusivi nel campo dell’istruzione, della formazione e dell’apprendimento permanente, mediante lo sviluppo di infrastrutture.

 OP5. Un’Europa più vicina ai cittadini (Europe closer to citizens)

  • e1. promuovere lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato a livello locale, il patrimonio culturale, il turismo e la sicurezza nelle aree urbane;
  • e2. promuovere lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato a livello locale, il patrimonio culturale, il turismo e la sicurezza in territori diversi dalle aree urbane.
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