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Roma Produttiva

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In questa sezione si riportano in forma sintetica le schede di alcuni progetti in corso, finanziati dal PNRR e dai programmi europei, scelti per le dimensioni dei finanziamenti stanziati e per i soggetti e territori coinvolti, al fine di esplicare al meglio quello che è il concetto di Roma produttiva e come si intende lavorare per raggiungerlo.

 

Progetto proposto dall’Università La Sapienza con Roma Tor Vergata, Roma Tre, Regione Lazio, Roma Capitale e Unindustria per la realizzazione di un centro di eccellenza volto a rafforzare la collaborazione tra università e impresa, competendo nell’ambito degli Ecosistemi dell’innovazione del PNRR. La volontà è quella di creare un luogo aperto alla collaborazione tra istituzioni cognitive, industria e società, e che possa diventare il punto di riferimento per l’area del Centro Italia.

Mettendo al centro azioni di ricerca e formazione in stretta collaborazione tra gli atenei romani e le imprese, Rome Technopole aspira a rispondere alle sfide di digitalizzazione, transizione ecologica e inclusione sociale lanciate dal next generation EU, favorendo il trasferimento tecnologico e la trasformazione digitale dei processi produttivi.

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Il progetto mira a valorizzare il patrimonio archeologico, culturale e turistico di Roma combinando le opportunità offerte dal PNRR con quelle del prossimo Giubileo del 2025. La proposta di recupero e l’incremento dell’accessibilità del patrimonio culturale romano corre quindi in parallelo all’attivazione di percorsi e modalità di fruizione capaci di descrivere itinerari anche periferici delle città, ridistribuendo flussi, benefici ed esternalità oltre l’area centrale e/o località più note.

Il progetto fa leva sulla necessità di incentivare le attività imprenditoriali legate a questo settore, in termini di qualità ed innovazione. La realizzazione di tali obiettivi è legata al coinvolgimento di diversi soggetti, riuniti in un tavolo permanente di coordinamento: Ministero del Turismo, Ministero della Cultura, Roma Capitale, Regione Lazio, Ministero dell’Economia e delle Finanze. Con un investimento di 500 mln di euro, il progetto propone sei linee di investimento:

  • Roman Cultural Heritage for EU-Next Generation
  • Giubileo 2025: Dalla Roma Pagana alla Roma Cristiana
  • #La Città Condivisa
  • #Mitingodiverde
  • #Amanotesa
  • #Roma4.0

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Il progetto Cinecittà interessa le traiettorie di digitalizzazione, innovazione e competitività legate al mondo della cultura e del turismo. Obiettivo dell’intervento è contribuire al rilancio dell’industria cinematografica e audiovisiva italiana, realizzando una struttura capace di essere riconosciuta la nuova Hollywood Europea.

Oltre che la ristrutturazione degli spazi esistenti, l’intervento si estende anche all’allargamento degli studi romani nei terreni di Torre Spaccata (di proprietà di CDP e privati) e alla realizzazione di un Centro Sperimentale di Cinematografia. Quest’ultimo costituisce un pilastro importante del progetto, in quanto scommette sulla formazione dei giovani talenti, sugli scambi culturali e sull’internazionalizzazione del Centro stesso. Il progetto prevede, inoltre, anche la costruzione di un innovativo Laboratorio Fotochimico, per rispondere all’esigenza di conservare e preservare la collezione della Cineteca Nazionale, il più importante archivio cinematografico in Italia e tra i più importanti d’Europa e del mondo.

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Il porto di Civitavecchia fa parte dei siti selezionati del progetto europeo LIFE3H per la realizzazione delle prime tre Hydrogen Valley italiane, intese come siti di produzione, stoccaggio e utilizzo di idrogeno integrato, impiegato per innovare il settore dei trasporti pubblici e le relative stazioni di rifornimento. Scopo del progetto è dunque realizzare un ecosistema territoriale complesso che contribuisca agli obiettivi di neutralità climatica stabiliti dall’Unione Europea attraverso l’abbattimento delle emissioni prodotte dal settore dei trasporti.

Guidato dalla Regione Abruzzo, LIFE3H e reso possibile attraverso la combinazione di finanziamenti europei (6.339.215 euro, Programma LIFE della Unione Europea) ed in parte dalle risorse investite dagli 11 partner dell’iniziativa: TUA spa, Comune di Terni, Port Mobility spa, Adsp del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Snam, Rampini spa, Uneed.it, Chimica Bussi, Citrams, Università di Perugia, Università Marconi. A questi si sono sommati i finanziamenti derivanti dal PNRR e fondo infrastrutture, volti a sostenere una profonda trasformazione del porto e la sua crescita all’interno del network dei porti di Roma e del Lazio, secondo i criteri di sostenibilità sostenuti dal Next Geenratione EU.

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Un investimento che intende dare vita al primo incubatore tecnologico italiano per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno, nel sito di Casaccia presso il Centro Ricerche ENEA Casaccia, alle porte di Roma.

Il progetto si compone di un insieme di infrastrutture hi-tech per la ricerca e la sperimentazione lungo tutta la filiera dell’idrogeno: dalla produzione alla distribuzione, dall’accumulo all’utilizzo come materia prima per la produzione di combustibili puliti e come vettore energetico, per ridurre le emissioni di CO2 nell’industria, nella mobilita, nella generazione di energia e nel residenziale. Il sito di Casaccia, oggetto della sperimentazione, si estende su oltre 100 ettari, e ospita importanti infrastrutture e laboratori di ricerca, una rete autonoma del gas e dell’energia elettrica, circa 200 edifici, strade e servizi.

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Per approfondire

Se vuoi saperne di più sulla ricerca effettuata dal gruppo di lavoro dell’Università degli studi Roma Tre - Dipartimento di Architettura - leggi il dossier completo.