12.1.3 Incubatori e acceleratori di innovazione nel settore del food
Sono molteplici le iniziative che negli ultimi anni hanno animato il panorama dell’innovazione nel settore dell’agroalimentare a Roma.
Un’esperienza di notevole richiamo è Start-upbootcamp FoodTech uno dei maggiori acceleratori globali dell’agritech e del foodtech. Start-upbootcamp FoodTech, parte della rete globale Start-upbootcamp di acceleratori di start-up focalizzati per settore, è un programma globale di accelerazione foodtech che fornisce un sostegno trasversale tra i diversi attori del settore agroalimentare e tecnologico.
Il programma intensivo di accelerazione di Start-upbootcamp FoodTech dura 3 mesi, durante i quali 10 start-up, ad alto potenziale, selezionate tra le candidature che arrivano da tutto il mondo, vengono accelerate nella sede di Roma con il supporto di un team di imprenditori, investitori e partner. Le aree di innovazione riguardano l’agricoltura verticale e indoor, la tracciabilità e la salubrità alimentare, la trasformazione e il packaging, le biotecnologie, l’intelligenza artificiale, l’e-commerce, i big data, l’IoT, i droni per l’agricoltura e i robot industriali.
A scala regionale, la società in house della Regione Lazio Lazio Innova offre una serie di opportunità: contributi, finanziamenti e garanzie per la crescita delle PMI, contributi e progetti per l’internazionalizzazione, microfinanza e interventi per l’inclusione sociale, contributi per start-up e imprese creative, Venture Capital, Spazi dell’innovazione e incubazione d’impresa, reti e cluster dell’innovazione. Uno dei progetti è intitolato Boost your ideas, tramite il quale la Regione Lazio intende selezionare progetti che propongono soluzioni innovative, prodotti, servizi e nuovi modelli di business, in tutti quegli ambiti dove l’emergenza COVID ha fatto emergere nuovi bisogni.
I progetti e team selezionati parteciperanno a un percorso di accelerazione e mentorship nella rete degli Spazi Attivi di Lazio Innova con il supporto di importanti partner, che assicurano competenze qualificate per lo sviluppo dei progetti[1]. Tra i temi cardine del progetto ci sono la sostenibilità e la resilienza, ovvero soluzioni per trasformare la città in Smart City, idee a supporto dell’economia circolare e del mare, bioeconomy e green economy. Di interesse per il settore agroalimentare, l’invito a presentare progetti riguarda anche logistica e distribuzione, nuovi modelli di business per la logistica di prossimità, la riconnessione e digitalizzazione delle reti Idee per dare risposta alle nuove abitudini dei consumatori.
Tra i progetti di interesse per il settore agroalimentare promossi da Lazio Innova si ricordano anche Start-upper School Academy, un servizio che favorisce la crescita professionale e la creazione e lo sviluppo d’impresa. Il Programma per la promozione dell’imprenditorialità nelle scuole, condotto da Lazio Innova, soggetto accreditato al MIUR nei “Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento” (Alternanza Scuola Lavoro), è finalizzato a stimolare la propensione al fare impresa negli Istituti di Istruzione Secondaria Superiore della Regione Lazio.
Inoltre, il progetto Lazio Innovatore costituisce una community degli innovatori del Lazio, un’unica piattaforma dove si possono trovare imprese creative, start-up e talenti. Come affermato nel sito, “è il punto di riferimento per favorire incontri di collaborazione e di business tra chi ha un’idea innovativa, chi l’ha già sviluppata e le imprese alla ricerca di nuovi talenti”. Tra i temi promossi, AgriFood[2] e Green Economy ed Energia[3], all’interno dei quali si trovano le schede e le proposte messe in campo dalla community. Infine, tra i progetti da menzionare, si cita Lazio Venture, che si pone l’obiettivo di sviluppare il mercato degli operatori di venture capital per investire strutturalmente nel capitale di rischio delle start-up e PMI del Lazio. Il meccanismo di funzionamento prevede che Lazio Venture investa nelle quote di minoranza di veicoli di investimento autorizzati e inviti gli investitori interessati a partecipare con il proprio capitale, nella misura di 4 euro (40%) ogni 6 euro (60%) di capitale pubblico di Lazio Venture, nell’investimento delle imprese laziali che saranno valutate ammissibili.
Lazio Innova promuove l’incontro e favorisce lo scambio di idee e la creazione di network anche attraverso una serie di eventi tematici, dalla digitalizzazione all’internazionalizzazione delle imprese. Durante uno degli incontri, sono stati ricordati tre progetti che la Regione Lazio ha inserito nel PNRR:
- l’hub dell’innovazione, a Roma in zona Termini, un progetto che vedrà la costituzione di un soggetto pubblico-privato composto da Cassa Depositi e Prestiti, Regione Lazio e Luiss EnLabs, con l’obiettivo di costituire un incubatore di start-up per quelle imprese che vogliono proporre idee innovative ma non hanno la possibilità di finanziarle;
- i cosiddetti “10 km della conoscenza”, nella Vela a ridosso dell’Università Tor Vergata, per mettere in connessione ricerca e imprese, un luogo dove fare entrare il mondo della ricerca, dell’università e il mondo produttivo; ù
- il Tecno Polo del Lazio, elaborato dalla Regione con Unindustria per creare percorsi di formazione e approfondimento sulle cosiddette lauree STEM e aumentare così la competitività delle imprese.
Nel più ampio quadro della programmazione europea 2021-2027 la Regione Lazio ha avviato la revisione della propria Strategia per la specializzazione intelligente (Smart Specialisation Strategy – RIS3). Si tratta di un approccio innovativo mirato a favorire la crescita e l’occupazione a partire dall’individuazione delle aree e dei settori di attività più competitivi, che coinvolge gli operatori economici e gli attori della conoscenza attivi nel Lazio in un processo di scoperta imprenditoriale (“entrepreneurial process of discovery”). La strategia risponde alle opportunità emergenti e agli sviluppi del mercato in modo coerente, individuando le priorità allo scopo di creare un vantaggio competitivo e sviluppando i punti di forza del sistema regionale in tema di ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione.