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9.6 Gap analysis

CRITICITA'

PUNTI DI FORZA

 

  • La gestione dei rifiuti nel territorio di Roma Capitale è spesso emergenziale e ancora troppo lineare. C'è una carenza impiantistica notevole che il nuovo Piano per i Rifiuti della regione non sembra colmare. La raccolta differenziata è spesso inefficace e i municipi che vengono serviti dal porta a porta sono ancora molto pochi.
  • La capacità impiantistica non è adeguata al volume di rifiuti; inesistenza di impianti di riciclaggio di principali imballaggi a Roma che vengono conferite tutte al consorzio CONAI.
  • Per una transizione circolare c'è bisogno di collaborazione tra territori perché le questioni complesse, quali l'economia circolare, non possono essere gestite dai singoli comuni. La gestione dei rifiuti esce dai confini comunali e addirittura regionali, non garantendo una tracciabilità del riutilizzo dei materiali. 
  • Il compost è una delle risorse più preziose della gestione dei rifiuti eppure viene per il 100% mandato fuori regione. Quello utilizzato in regione viene acquistato da altre regioni, aumentando i costi, perché il compost creato dagli attuali impianti regionali non è adatto alle colture agricole locali.

 

 

 

  • L'approccio all'economia circolare si manifesta principalmente nelle numerose pratiche virtuose presenti nel territorio di Roma Capitale e del Lazio in generale che tuttavia rimangono approccio isolati e spesso non condivisi.
  • Il tema del riciclo e della salvaguardia dell'ambiente è molto diffuso tra i giovani e molte sono le iniziative internazionali e nazionali che vedono il rifiuto come punto di partenza per arte e progetti creativi. grande interesse dei cittadini a cambiare sistema di gestione e numerose buone pratiche come esempi sul territorio; grande interesse dei cittadini a cambiare sistema di gestione e buone pratiche di esempio, ottima risposta ai progetti pilota legati a pratiche innovative di compostaggio di comunità, raccolta porta a porta per l'implementazione della tariffa puntuale. spazi disponibili per la creazione di impianti specializzati.
  • Esistono molte buone pratiche di varia natura sul territorio che andrebbero messe a sistema. Il recupero dell’organico è una ottima risorsa per il riciclo: su 100 kg di rifiuto, 70kg possono essere riciclati (residui di plastica, vetro, carta e organico), negli altri 30kg c’è sempre un po' di organico che può essere essiccato e riutilizzato ulteriormente. Malgrado il lavoro sul compost dovrebbe partire dall'ammodernamento degli impianti attuali, le pratiche di autocompostaggio sono molto diffuse nella CMRC, anche grazie ad incentivi pubblici, e sono un'ottima soluzione per il cittadino. La normativa sui Green Public Procurement (GPP) esiste da molti anni in Europa ed in particolare dal 2004 è diventata direttiva. In Italia la normativa è riassunta nel cosiddetto Piano d'Azione Nazionale per gli Acquisti Pubblici Verdi denominato aggiornato nel 2013 che obbliga a tutte le amministrazioni di fare acquisti verdi.

 

 

 

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Gli obiettivi

  • applicare la normativa dei GPP allo scopo di ridurre l'impatto ambientale e salutari degli acquisti che fa la pubblica amministrazione;
  • condividere know-how locale sulla gestione dei rifiuti e sulle pratiche circolari in aree più ampie del singolo comune (simili per caratteristiche territoriali);
  • creare nuova dotazione impiantistica in linea con il quantitativo da trattare, sostenere l'implementazione di impianti di riciclaggio in ottica di circolarità senza impattare troppo sul territorio;
  • educare in materia di compost e incentivare i cittadini all'autocompostaggio; monitorare l'autocompostaggio e aumentare il sistema di incentivi già presenti;
  • efficientamento della gestione integrata dei rifiuti impone tre principali aree di intervento: riduzione della produzione di rifiuti, generalizzazione della raccolta differenziata domiciliarizzata, due diligence aziendale di Ama;
  • promuovere soluzioni innovative che incentivino le imprese a includere pratiche volte alla circolarità, come: diminuzione degli imput di produzione, riutilizzo, riuso dei materiali, magari anche grazie ad un sistema di incentivi o sostegno finanziario all'implementazione di nuovi progetti/pratiche volte ad una maggiore circolarità della produzione. Promuovere il riuso e riciclo dei materiali post consumo coinvolgendo giovani artisti per dare una seconda vita in ottica culturale al rifiuto.