5.5 Food delivery ed E-commerce
L’e-commerce alimentare in Italia risulta un segmento ancora poco sviluppato (solo il 4% degli acquisti online in Italia riguarda prodotti di food and grocery), anche se di grande potenziale. Nel 2018 il giro d’affari dell’e-commerce è cresciuto del 34% rispetto a quanto registrato nel 2017, raggiungendo un valore di un miliardo di euro circa (fonte: Osservatorio eCommerce B2C del Politecnico di Milano e Netcomm, 2020[1]).
In particolare, la potenzialità è stata espressa durante la pandemia COVID19, che ha visto non solo l’apertura di molti punti vendita all’e-commerce ma anche la crescita di forme ibride digitali per raggiungere il consumatore.
E- Commerce e food delivery durante il covid:
- grande centralità dell’e-commerce con potenziamento della capacità, innovazione e potenziamento delle consegne, collaborazione con attori esterni ma forti limiti su ordini e logistica relativa;
- nuovo ruolo del punto vendita: spinta verso la prossimità, uso del digitale come risposta alla crisi. Il 75% del grocery ha attivato una modalità di gestione del cliente alternativa (80% messaggistica, 65% telefono, 30% mail); il 40% ha intenzione di riprendere le normali modalità di vendita; 25% vuole affiancare nuove modalità più digitali;
- enogastronomia e spesa premium: incremento della capacità produttiva, incremento dell’efficienza in magazzino, ottimizzazione delle consegne, azioni dirette sulla domanda;
- food delivery: nuove modalità di consegna e supporto del punto vendita (consegna contactless); ristoranti stellati nel food delivery; collaborazione con attori esterni; nuove modalità di vendita a gestione diretta tipo telefono, messaggi, e-mail oppure piattaforme;
- nuovo ruolo del ristorante: dark kitchen dove non esiste la consumazione sul posto.
Gli acquisti dell’e-commerce B2C sono aumentati dal 2016 al 2020 del 66%, soprattutto in termini di prodotti che sono aumentati del 40% raggiungendo un valore di 23377 mln euro. Sono invece diminuiti i servizi in particolare tra il 2019 e il 2020.
Acquisti e-commerce B2C (mln euro) |
|||
|
tot |
prodotti |
servizi |
2016 |
20.298 |
9.509 |
10.790 |
2017 |
23.651 |
12.150 |
11.501 |
2018 |
27.463 |
14.943 |
12.520 |
2019 |
31.375 |
17.861 |
13.514 |
2020 |
30.559 |
23.377 |
7.182 |
In particolare, il segmento food and grocery, che comprende segmento alimentare e non alimentare, ha raggiunto un valore di 2.701 mln euro nel 2020 con una crescita del 70% rispetto al 2016. Anche la penetrazione online del settore è variata parecchio, quadruplicando dal 2016 al 2020.
Acquisiti ecommerce B2c food and grocery (mln euro) |
|||
|
Mln euro |
Variazione |
penetrazione online |
2016 |
593 |
|
0,4% |
2017 |
831 |
40% |
0,6% |
2018 |
1.142 |
37% |
0,8% |
2019 |
1.591 |
39% |
1,1% |
2020 |
2.701 |
70% |
1,6% |
All’interno della categoria Food and Grocery, solo il 12% è rappresentato dal non alimentare, mentre il restante 88% è rappresentato da alimentare fresco, secco, alcolici, bevande e surgelati, per un valore totale di 2.4 mld euro.
Food and Grocery 2020 |
||
Non alimentare |
12% |
300 mila euro |
Alimentare |
88% |
2,4 mld euro |
Fresco |
44% |
|
Secco |
42% |
|
Alcolici |
7% |
|
Bevande |
5% |
|
Surgelati |
2% |
All’interno del segmento alimentare del food and grocery, possiamo trovare la categoria della spesa alimentare (grocery), del food delivery (ristorazione) e dell’enogastronomia (spesa alimentare premium). Tra questi, il grocery è aumentato tra 2019 e 2020 mentre la delivery è diminuito in percentuale sul valore totale del settore. Tuttavia, il valore del settore è comunque aumentato di 1 mln di euro.
Segmenti alimentari Food and Grocery (2020) |
||||
|
Grocery |
Delivery |
Enogastronomia |
Valore tot |
2019 |
32% |
42% |
26% |
1,4 mld euro |
2020 |
39% |
36% |
25% |
2,4 mld euro |
1. Il Grocery ha avuto una crescita di valori del 498% tra 2016 e 2020, con un picco di crescita del 98% tra il 2019 e il 2020. In particolare, nel 2020 gli abitanti con accesso potenziale alla spesa online da supermercato risultano essere il 73% della popolazione italiana.
Valori Grocery mld euro |
|
2016 |
154 |
2017 |
242 |
2018 |
328 |
2019 |
464 |
2020 |
921 |
Abitanti con accesso potenziale alla spesa online da supermercato |
|
2016 |
64% |
2019 |
68,5 % |
2020 |
73% |
2. Il segmento enogastronomico ha avuto una crescita in valore del 153% mentre non vi è stata variazione nell’accesso potenziale alla spesa online, che è sempre stato diffuso ed omogeneo in tutta Italia.
Valori enogastronomia mld euro |
|
2016 |
236 |
2017 |
277 |
2018 |
309 |
2019 |
362 |
2020 |
598 |
3. Il Food delivery ha avuto una crescita in valori del 613% rispetto al 2016 ma il tasso di crescita ha avuto un rallentamento negli anni passando da una crescita del 76% dal 2017 e il 2018 ad una crescita del 46% tra il 2019 e il 2020.
Valori food delivery mld euro |
|
2016 |
121 |
2017 |
206 |
2018 |
363 |
2019 |
592 |
2020 |
863 |
La copertura geografica è aumentata tra 2019 e 2020, soprattutto per quanto riguarda la dimensione comunale che oggi raggiunge il 16% dei comuni italiani. Tutte le regioni, le province e i comuni con più di 50.000 abitanti sono serviti dai serviti di food delivery. È anche cresciuta l’offerta online potenziale del food delivery raggiungendo una copertura del 67% della popolazione italiana rispetto al 47% del 2019.
Copertura geografica del food delivery |
||
|
2020 |
2019 |
Regioni |
100% |
100% |
Province |
100% |
97% |
Comuni |
16% |
6,5% |
Comuni con più di 50.000 abitanti |
100% |
93% |
Accesso potenziale all'offerta online nel food delivery |
|
2017 |
31% |
2019 |
47% |
2020 |
67% |
L’Italia si colloca ancora tra i paesi con più alto tasso di consumazione in loco e bassa percentuale di consegna a domicilio.
Paese |
Drive in |
Consegna a Domicilio |
Asporto |
Consumazione in loco |
Francia |
4% |
6% |
27% |
63% |
Regno Unito |
1% |
11% |
23% |
65% |
Italia |
2% |
5% |
19% |
74% |
Germania |
2% |
7% |
15% |
76% |
Svezia |
1% |
4% |
20% |
76% |
Spagna |
0% |
4% |
14% |
82% |
Secondo l’Osservatorio di Just EAT, il digital food delivery rappresenta il 20-25% dell’intero settore del domicilio, in crescita rispetto al 2019 dove rappresentava il 19%. Tuttavia, la ristorazione italiana ha avuto un aumento del 30% nella digitalizzazione del settore durante questo anno di lockdown: il covid ha infatti consolidato il mercato, fornendo nuovi clienti e dando una possibilità a tutti i ristoratori che hanno subito le chiusure.
Mentre alcune città crescono nel numero di ristoranti partner, Roma e Milano consolidano la loro posizione come città in cui la delivery è già molto diffusa. Roma è infatti una delle città in cui si registra il maggior numero di ordini in valore assoluto (Osservatorio Just EAT, 2020[1]).
Secondo l’Osservatorio di Just EAT le cucine più ordinate sono:
- Pizza
- Hamburger
- Giapponese
Le cucine più in crescita:
- Pokè (in particola crescita del 135% a Roma sugli ordini di pokè)
- Gelato
- Specialità di pesce
La sostenibilità della logistica Delivery - Studio su Deliveroo di Galati et al. 2020[2]
La sostenibilità del settore del food delivery dipende dall'eliminazione dei viaggi individuali verso ristoranti, fast food o supermercati e dall'efficienza energetica dei veicoli utilizzati per il trasporto (spesso biciclette o veicoli elettrici).
Tuttavia, quando è necessario il raffreddamento degli alimenti le emissioni totali di CO2 sono maggiori e inoltre, per l’utilizzo di bici, e-bike e scooter deve essere supportato da infrastrutture ed incentivi da parte dello stato.
Lo studio di Galati et al. 2020 su Deliveroo ha rivelato l'efficacia della strategia di mobilità sostenibile adottata dall’azienda che ha portato ad una riduzione di 6400 tonnellate di CO2 non emesse in atmosfera grazie all'uso delle biciclette, e di queste, 700 tonnellate solo in Italia, pari a quella assorbita da 20mila impianti.
Il settore dei food delivery deve dunque affrontare delle sfide per promuovere la sostenibilità:
- identificare e favorire la diffusione di veicoli ad alta efficienza energetica per il trasporto a domicilio;
- acquisire e monitorare costantemente le informazioni relative al mercato e al settore per la definizione di buone pratiche volte a garantire una maggiore sostenibilità;
- individuare soluzioni e strategie volte a favorire l'adozione di pratiche sostenibili, ed in particolare di veicoli elettrici e sostenibili promossi sia dal settore pubblico che da quello privato;
- creare le condizioni che favoriscano una maggiore diffusione delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici nelle aree urbane come conseguenza della maggiore domanda di mobilità sostenibile.
Tuttavia, quando è necessario il raffreddamento degli alimenti le emissioni totali di CO2 sono maggiori e inoltre, per l’utilizzo di bici, e-bike e scooter deve essere supportato da infrastrutture ed incentivi da parte dello stato.
Lo studio di Galati et al. 2020 su Deliveroo ha rivelato l'efficacia della strategia di mobilità sostenibile adottata dall’azienda che ha portato ad una riduzione di 6400 tonnellate di CO2 non emesse in atmosfera grazie all'uso delle biciclette, e di queste, 700 tonnellate solo in Italia, pari a quella assorbita da 20mila impianti.
Il settore dei food delivery deve dunque affrontare delle sfide per promuovere la sostenibilità:
- identificare e favorire la diffusione di veicoli ad alta efficienza energetica per il trasporto a domicilio;
- acquisire e monitorare costantemente le informazioni relative al mercato e al settore per la definizione di buone pratiche volte a garantire una maggiore sostenibilità;
- individuare soluzioni e strategie volte a favorire l'adozione di pratiche sostenibili, ed in particolare di veicoli elettrici e sostenibili promossi sia dal settore pubblico che da quello privato;
- creare le condizioni che favoriscano una maggiore diffusione delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici nelle aree urbane come conseguenza della maggiore domanda di mobilità sostenibile.