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3 - La produzione agricola

Questo capitolo dell’Atlante del Cibo è dedicato al tema della produzione agricola e delle filiere agroalimentari della Città Metropolitana di Roma.
L’immagine della Città metropolitana di Roma, a partire della lettura del suolo, si caratterizza per la presenza di forme varie e articolate: l’area dei Castelli è connotata dalla presenza della viticoltura; tutta la fascia est e nord-est dall’olivicoltura, mentre nel quadrante nord e nord ovest in misura particolare c’è un esteso sistema di forre, oltre a coltivazioni arboree intervallate alle erbacee.

Roma è circondata di una regione agricola di notevoli dimensioni, storicamente legate alla città, e rilevante dal punto di vista economico e ambientale: condizione che richiede profonde riflessioni e specifiche azioni in ambito di pianificazione territoriale e di programmazione economica, per fare sì che venga inquadrata in modo efficiente nel contesto metropolitano.

Questo capitolo offrirà un’analisi del settore agricolo, sia in termini quantitativi ma anche spaziali e qualitativi della produzione agricola e zootecnica.
Il capitolo inizia con un inquadramento generale sulle superfici, della dimensione economica delle principali produzioni agroalimentari, le specializzazioni territoriali e un approfondimento dei prodotti DOP, IGP e STG della Città Metropolitana di Roma.
I successivi sottocapitoli, propongono un’analisi di dettaglio, economica e territoriale, delle principali filiere produttive dell’area oggetto di analisi: la filiera cerealicola, orticola, frutticola, olivicola, vitivinicola, della carne e lattiero-casearia.

I paragrafi sono articolati seguendo la medesima struttura: rappresentazione grafica delle variazioni intertemporali delle superficie agricole utilizzate o del numero di capi; analisi della dimensione economica del settore, attingendo al database della Rete di Informazione Contabile Agricola (RICA), strumento finalizzato a monitorare la situazione economica delle aziende agricole Europee.

Nell’analisi sono stati confrontati indicatori strutturali e risultati economici, rapportandoli alle relative superfici o unità di bestiame adulto (del triennio 2008-2010 e 2017-2019) delle aziende specializzate per diverso tipo di orientamento tecnico economico (OTE).

A seguire, è stata identificata la specializzazione a livello comunale mediante la costruzione di quattro indici di specializzazione: forte despecializzazione, debole despecializzazione, debole specializzazione e forte specializzazione.
Il paragrafo si conclude con un compendio che geo localizza i prodotti e sapori tipici, quindi non solo i DOP, IGP, IGT, DOC e DOCG, ma anche i Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT).