7.3.2 Spreco e innovazione sociale in Italia
Contrasto allo spreco, da una parte, e recupero sociale delle eccedenze, dall’altro, è un binomio che inizia ad affermarsi in Italia a partire dagli anni '90, quando gli operatori del Terzo Settore iniziarono a collaborare – attraverso modalità informali- con le aziende. Si dovrà aspettare il 2003 prima di avere una normativa in grado di regolamentare l’utilizzo delle eccedenze; precisamente, con la legge del Buon Samaritano (155/2003), il legislatore equipara al consumatore finale, le organizzazioni di volontariato che recuperano e distribuiscono il cibo alle persone in necessità.
Un altro tassello a livello normativo è rappresentato dalla legge 166/2016, la legge Gadda, dal nome della prima firmataria, l’Onorevole Maria Chiara Gadda. Obiettivo della legge Gadda è quello di limitare gli sprechi lungo tutta la filiera agro-alimentare, incoraggiandone il recupero e la donazione delle eccedenze. Con l’approvazione della legge di bilancio 2018, il raggio di applicazione della legge è stato ampliato: dagli alimenti ai farmaci, ai prodotti per l’igiene e la cura della persona e della casa, ai prodotti di cartoleria e cancelleria.
Iniziative solidali per contrastare le eccedenze alimentari nella CMRC
ReFoodGees |
È un’associazione nata nel 2017 a Roma con l’intento di coniugare la lotta allo spreco con progetti di integrazione sociale. Refoodgees recupera le eccedenze alimentari dai banchi del mercato dell’Alberone e del mercato Esquilino, ridistribuendoli gratuitamente a chi ne necessita. |
Il cibo che serve |
È un progetto delle Acli volto a recuperare i prodotti invenduti. Da gennaio 2019 e gennaio 2020, le Acli di Roma e Provincia hanno recuperato e distribuito 64.319 kg di pane e 36.612 kg di ortofrutta, per un totale di circa 1.200.000 pasti in un anno. Ad oggi, aderiscono all’iniziativa: 159 esercizi commerciali, 71 enti solidali in 11 municipi e sette comuni della provincia di Roma. |
Il Pane A Chi Serve 2.0 |
È un’iniziativa promossa dalle ACLI di Roma, con il patrocinio di cinque Municipi della Capitale, volta a recuperare in 45 panifici della Capitale il “pane del giorno prima”, invenduto, ancora buono ma non commerciabile, mettendolo a disposizione in maniera del tutto gratuita, coordinata ed organizzata da 44 associazioni ed organizzazioni che si occupano di contrasto alle povertà. |
RECUP |
L’associazione nasce a Roma nel marzo 2021, con l'intento di recuperare i prodotti invenduti nei mercati della Capitale: Basilica San Paolo, Montagnola, Vigna Murata, Fonte Meravigliosa. Grazie alle collaborazioni con Casetta Rossa, Borghetta Stile e altre associazioni di quartiere riescono a redistribuire tutto il cibo recuperato. |
Frutta che frutta |
Il progetto ha come obiettivo la trasformazione delle eccedenze ortofrutticole degli esercizi aderenti a “ITALMERCATI”, attraverso la realizzazione, all’interno del mercato stesso, di un laboratorio di trasformazione e confezionamento gestito da Isola solidale, organizzazione no profit, con la supervisione e il coordinamento di Last minute market. La sperimentazione iniziale del progetto avviene presso il CENTRO AGROALIMENTARE DI ROMA e tale azione prevede che il modello ideato possa successivamente essere esteso ad altre sedi. Il progetto nasce non solo con il proposito di ridurre gli sprechi, ma di aiutare le persone in necessità, garantendo loro una dieta sana. |
Emporio Solidale |
L’Emporio solidale nasce su iniziativa della Caritas di Roma per poi estendersi su tutto il territorio nazionale. L’Emporio è una sorta di “supermercato” dove le persone che non possono permettersi di pagare la spesa, possono farla gratuitamente. I prodotti presenti nell’Emporio provengono principalmente da donazioni da parte di aziende e della GDO; sono beni alimentari prossimi alla scadenza o che presentano difetti nel packaging, tali da renderli non commercializzabili. |
Il contrasto allo spreco e il suo conseguente recupero possono contare non solo sul ruolo sociale del Terzo Settore ma anche su quello offerto dalle nuove tecnologie. Negli ultimi anni, infatti, si sono sempre più diffuse le applicazioni per smartphone che, mettendo in comunicazione il consumatore finale con il commerciante/ristoratore, permettono non solo di recuperare quel cibo che finirebbe altrimenti nella spazzatura, ma anche di garantire un guadagno al commerciante/ristoratore che ha sostenuto i costi per produrlo e/o acquistarlo.
Applicazioni e piattaforme informatizzate attive in Italia per contrastare le eccedenze alimentari
MyFoody |
È un’applicazione disponibile sia per Android che per iOS, raccoglie tutte le proposte alimentari dei supermercati più vicini al consumatore, consentendogli di scegliere fra più prodotti e programmare l’acquisto, direttamente nel punto vendita, di alimenti che sono più vicini alla scadenza. Grazie a questa App, nata a Milano nel 2017, è possibile risparmiare fino al 50% sulla spesa alimentare media mensile. Un servizio che mira sia a ridurre i costi sia a ridurre gli sprechi. |
Last Minute Sotto Casa |
È un’applicazione che mette in rete ristoratori, consumatori, produttori e rivenditori. Nata nel 2014 a Torino, si è poi diffusa in tutta Italia. Attraverso notifiche puntuali, segnala all’utente le vendite in corso nei negozi presenti nelle vicinanze. |
Bring the Food |
Combina l’esigenza di contrastare lo spreco alimentare con la solidarietà. Il progetto pilota dell’applicazione, appoggiato dalle Acli Veneto in collaborazione con la Fondazione Banco Alimentare, è stato ideato nel 2011 in Veneto e in Trentino. L'esperimento ha portato, negli ultimi tre anni, al recupero di 1160 tonnellate di eccedenze da mense e attività ristorative distribuite a 20 mila persone circa. |
Regusto |
È una piattaforma e un’App di food sharing che mira a ridurre gli sprechi alimentari. Si rivolge non solo al consumatore finale, ma anche alle Pubbliche Amministrazioni e alle organizzazioni non profit. Con l’App Regusto vengono proposte al consumatore, a un prezzo scontato, beni alimentari ‘take away’ del settore Ho.Re.Ca. L’App è stata la prima in Italia a introdurre il concetto innovativo di “pricing dinamico” nel foodsharing anti-spreco, ossia a offrire ai ristoratori la possibilità di vendere i cibi con sconti variabili e a tempo. L’App è disponibile a Roma, Milano e Perugia. I cibi pronti acquistati con l’App possono essere portati via con la Regusto Bag, un contenitore compostabile di design. La piattaforma di Regusto per il non profit prevede una formula innovativa che coinvolge gli enti locali e gli enti non profit e consente di digitalizzare il flusso di donazioni e il recupero delle eccedenze alimentari. |
Ecibo
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È una piattaforma informatizzata realizzata dall’Associazione Banco Alimentare Roma accessibile via web (www.ecibo.it), che facilita l’incontro tra la domanda e l’offerta delle eccedenze alimentari, promuovendone l’utilizzo per fini solidali (cibo e riduzione degli sprechi). La piattaforma digitale facilita le donazioni di eccedenze alimentari da parte degli operatori del settore alimentare, agli enti caritativi che, a loro volta, redistribuiscono gli alimenti a chi ne ha bisogno. |
CoopNoSpreco |
È la piattaforma online che attraverso un portale, una web community e un’App promuove l’adozione di buone pratiche volte a contrastare lo spreco alimentare, favorendo la donazione delle eccedenze. CoopNoSpreco fa parte del programma Meno spreco, più solidarietà che vede Coop impegnata in progetti e attività per prevenire e ridurre le eccedenze alimentari e donare l’invenduto. |