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7.4 Gap Analysis dei consumi per una sostenibilità ambientale e sociale

CRITICITA'

PUNTI DI FORZA

 

  • L'indice di accessibilità economica evidenzia una quota della popolazione che presenta difficoltà nell'accesso a una dieta sana e sostenibile. Le difficoltà economiche portano a comprimere la spesa alimentare non soltanto nella quantità (riducendo, quindi, il numero dei pasti consumati giornalmente), ma anche, e soprattutto, nella qualità, con un evidente impatto sulla salute.
  • Le perdite e gli sprechi alimentari lungo la catena di produzione alimentare sono particolarmente importanti, e danno luogo ad un elevato impatto ambientale che potrebbe essere evitato attraverso una migliore gestione delle risorse alimentari e attraverso opportune politiche di incentivo al recupero delle eccedenze.
  • La due principali criticità nella gestione delle eccedenze alimentari consistono, prima di tutto, nella carenza/ assenza di dati relativi alla reale dimensione quantitativa assunta dallo spreco alimentare; in secondo luogo, è assente una comunicazione, collaborazione e condivisione delle conoscenze tra il settore pubblico e il terzo settore nella lotta alla spreco. L’assenza di sinergia rallenta e rende più complessi i sistemi di redistribuzione delle eccedenze.
  • Le diverse iniziative della società civile che sono state intervistate in questa ricerca, hanno evidenziato le difficoltà incontrate nella raccolta e nella redistribuzione delle eccedenze per la mancanza di strutture adeguate e per la presenza di ostacoli di tipo normativo.
  • L’offerta alimentare delle iniziative solidali che si occupano della distribuzione di pacchi viveri, non garantisce una dieta sana e sostenibile. Infatti, si caratterizza per la presenza di cereali e derivati, latte e derivati e dolci. Assente o carente la presenza di frutta, verdure, e di prodotti freschi.

 

 

  • Presenza di una fitta rete di iniziative solidali volta a garantire l'accesso al cibo da parte delle categorie sociali più vulnerabili. Mense solidali, spesa sospesa, distribuzione di pacchi viveri e di pasti su strada, si concentrano prevalentemente nel Comune di Roma.
  • Negli anni, numerosi enti, aziende, onlus, si sono attivate nel recupero delle eccedenze e nella redistribuzione delle stesse. In particolare, la legge Gadda ha permesso un ulteriore sfoltimento di alcune pratiche burocratiche, consentendo a molti enti di recuperare e donare più facilmente.
  • Ruolo cruciale delle nuove generazioni in attività di volontariato e nella realizzazione di progetti di integrazione sociale e sostenibilità ambientale.
  • Presenza di molteplici progetti sociali, App. e gruppi di recupero degli alimenti, con un rilevante impatto economico e ambientale in termini di CO2 e acqua risparmiata.
  • Le mense solidali presentano un’offerta alimentare in linea con il modello di una dieta sana e sostenibile.

Gli obiettivi

  • azione di monitoraggio della povertà alimentare al fine di individuare: le categorie più fragili; i drivers socio-economici di una situazione di povertà alimentare; la distribuzione spaziale delle diseguaglianze nell'accesso a una dieta sana e sostenibile;
  • facilitare (dal punto di vista burocratico e della normativa sanitaria) il recupero di alimenti nei mercati e in altre attività commerciali, al fine di ridurre gli sprechi;
  • implementare politiche di contrasto agli sprechi alimentari nelle fasi di produzione e di distribuzione;
  • realizzazione di campagne di sensibilizzazione volte a un consumo responsabile e a un’alimentazione sana e sostenibile;
  • realizzazione e/o rafforzamento di una rete di collaborazione tra le iniziative solidali e i mercati contadini, al fine di garantire nei pacchi viveri destinati a persone in una condizione di insicurezza alimentare, la presenza di frutta, verdura e prodotti freschi e sani;
  • realizzare un sistema di comunicazione tra il Terzo Settore e la Pubblica Amministrazione, al fine di “digitalizzare, tracciare e monitorare” i beneficiari degli aiuti alimentari, definendo comuni criteri di accesso agli aiuti. Questo consentirebbe di avere una fotografia del fenomeno della povertà alimentare.