9.5 Le buone pratiche del territorio
La mappa 9.2 mostra le buone pratiche del territorio ed è seguita da una serie di esempi sul tema economia circolare. Nella box che segue poi, una proposta a cura di CURSA.
- Bioconversione Larvale, un processo che converte la matrice organica in biomassa animale (larve di Hermetia illucens, comunemente nota come mosca soldato) la quale costituisce un’ottima fonte di proteine utilizzabile come mangime per l’allevamento ittico e in generale per la zootecnia. Le larve di mosca soldato sono in grado di convertire qualsiasi matrice organica, sia essa costituita da:
- umido/organico proveniente dalla raccolta differenziata urbana;
- scarti di produzione delle filiere agroalimentari e zootecniche;
- derrate alimentari deteriorate provenienti dai mercati, supermercati, negozi di ortofrutta;
- scarti di ristoranti, mense e comunità;
- sottoprodotti di origine animale da macellerie, pollerie, pescherie.
La bioconversione è un processo biologico, versatile, flessibile, scalabile ed altamente sostenibile che non produce alcun sottoprodotto pericoloso per l’ambiente. La bioconversione ed in particolar modo il suo upgrading consentono inoltre di poter estrarre dalle larve e dalle fasi del processo numerosi principi attivi, composti e sostanze dall’alto valore aggiunto, potendosi pertanto configurare come una vera e propria Bioraffineria.
- Acquaponica, un sistema per la produzione di cibo fresco di altissima qualità (pesce e verdure) che integra l’allevamento ittico (acquacoltura) con le tecniche di agricoltura fuori suolo (idroponica) grazie alle comunità batteriche (nitrificanti) che trasformano le deiezioni dei pesci e il mangime non consumato in nutrienti biodisponibili per le piante.
Come è noto l’acquaponica, estremamente sostenibile dal punto di vista ambientale (riduzione del consumo di suolo, riutilizzo dell’acqua e dei nutrienti che non vengono dispersi nell’ambiente, ecc.), presenta tuttavia due criticità derivanti dagli elevati costi per l’approvvigionamento del mangime per l’allevamento ittico e per il fabbisogno energetico richiesto per far funzionare il sistema. L’integrazione con la bioconversione larvale (fonte di mangime e biofertilizzanti) e la sua implementazione (upgrading), unitamente all’utilizzo di energia da fonti rinnovabili, mira a superare le predette criticità rendendo l’intero sistema estremamente sostenibile anche sotto il profilo economico.
Bio-economia per una ortofrutticoltura sostenibile |
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Soggetto Promotore |
Associazione nazionale Chimica Verde Bionet |
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Partner |
NO |
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Tag e parole chiave (max 3) |
chimica verde, bioeconomia, valorizzazione biomasse residuali, innovazione tecnologica, cropping system |
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Obiettivi di Sostenibilità |
Sostenibilità economica |
Sostenibilità Ambientale |
Sostenibilità Sociale |
☐ Innovazione e ricerca ☐ Formazione professionale
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☐ Utilizzo materie prime bio a “ciclo corto di carbonio” |
☐ Diffusione soluzioni innovative nel comparto |
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Status e data/periodo di inizio |
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Scala di azione o localizzazione |
Lazio, Sicilia, Campania, Puglia, Marche, Trento, Bolzano
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Breve descrizione |
Il Focus Chimica verde, ha individuato soluzioni innovative e sostenibili per risolvere problemi relativi alle fasi di produzione e trasformazione del settore ortofrutticolo. Per assicurare la diffusione ai diversi stakeholder, è stato adottato un approccio partecipativo. Ciò ha garantito il coinvolgimento di portatori di interesse del settore, di rappresentanti del mondo della ricerca e delle istituzioni in un confronto costante nel corso di due anni circa di attività. Il Focus Chimica Verde approccia la chimica “verde” e quindi punta sulla combinazione sinergica di una pluralità di azioni, finalizzata innanzitutto a ‘prevenire’, più che a curare. Il lavoro ha reso possibile il trasferimento sia di risultati della ricerca scientifica che di esperienze ben selezionate verso operatori e aziende del comparto ortofrutticolo lungo tutta la filiera secondo un approccio circolare. Le soluzioni individuate sono presentate sotto forma di schede tecniche e fanno riferimento alla chimica verde, cioè al corpo di conoscenze e di tecniche per l’utilizzo di materie prime derivate da organismi viventi, ossia materie prime di origine biologica ‘a ciclo corto di carbonio’ (per distinguerle dalle materie prime biologiche di origine fossile, quali petrolio, carbone, gas naturale e così via) |
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Link utili |
https://www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/210… |
Compostiamo |
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Soggetto Promotore |
Città Metropolitana di Roma |
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Partner |
Comuni della Città Metropolitana |
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Tag e parole chiave (max 3) |
Autocompostaggio, Albo dei compostatori |
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Obiettivi di Sostenibilità |
Sostenibilità economica |
Sostenibilità Ambientale |
Sostenibilità Sociale |
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Status e data/periodo di inizio |
2012 ad oggi |
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Scala di azione o localizzazione |
Albano Laziale Ariccia Frascati Gallicano nel Lazio Genzano di Roma Lanuvio Nettuno |
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Breve descrizione |
Compostiamo è una campagna a sostegno del compostaggio della Città metropolitana di Roma Capitale attraverso l’assistenza ai comuni, la fornitura delle compostiere, la creazione di una rete che metta in contatto i cittadini e le istituzioni e la creazione di questo sito che raccoglie e promuove le esperienze presenti sul territorio. Il progetto ha lo scopo di incentivare lo sviluppo di Albi di compostatori ovvero un l’elenco di utenti che dichiarano di trattare, in modo autonomo, i rifiuti compostabili secondo le disposizioni previste, non conferendogli al servizio pubblico di gestione e che desiderano accedere alle facilitazioni e sgravi previsti dal Comune in questione. Questi Comuni hanno aderito al progetto in anni diversi tra il 2012 e il 2019, per un totale di 3542 utenti iscritti dichiarati. In particolare, il Comune di Lanuvio, ultimo ad aver aderito al progetto, conta 2284 utenti nel suo Albo. Oltre alla compostiera, il Comune da a disposizione uno sconto sulla TARI che varia a discrezione dei Comuni tra il 10 e il 20%. In aggiunta al progetto Compostiamo, altri 55 comuni della Città metropolitana di Roma hanno presentato progetti di incentivo al compostaggio, sviluppati tra il 2008 e il 2020. Questi progetti possono includere la creazione di un Albo dei compostatori, richiamando il progetto Compostiamo, oppure possono riguardare esclusivamente la diminuzione della TARI che varia anche in questo caso a discrezione dei comuni (tra il 5-30%) |
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Link utili per la mappa interattiva |
Ladispoli Non Spreca |
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Soggetto Promotore |
Aps Litorale Nord |
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Partner |
Comune di Ladispoli |
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Tag e parole chiave (max 3) |
spreco alimentare, sviluppo sostenibile, Prevenzione e riciclo rifiuti, consumatori consapevoli, tutela del territorio |
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Obiettivi di Sostenibilità |
Sostenibilità economica |
Sostenibilità Ambientale |
Sostenibilità Sociale |
☐ Supporto filiera locale
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☐ Prevenzione rifiuti |
☐ Recupero del cibo ☐ Educazione alimentare e al consumo
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Status e data/periodo di inizio |
Da Luglio 2017 ad oggi |
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Scala di azione o localizzazione |
comune di Ladispoli e comuni limitrofi |
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Breve descrizione |
APS Litorale Nord esegue il ritiro gratuito delle eccedenze alimentari presso le attività del settore agroalimentare e enogastronomico che aderiscono all'iniziativa e la re-distribuzione delle donazioni presso gli enti caritatevoli locali a sostegno delle persone in condizione di disagio. Inoltre, il Progetto "Emporio Solidale" ha potenziato il progetto LADISPOLINONSPRECA, permettendo l’organizzazione di un vero e proprio supermercato all’interno del quale persone e nuclei familiari in difficoltà, residenti nel Comune di Ladispoli, possono reperire, in modo autonomo e gratuito i prodotti alimentari, in base alle reali esigenze. L’accesso è consentito attraverso la presentazione di una tessera, rilasciata dal Comune di Ladispoli alle famiglie sulla base della composizione del nucleo familiare e del reddito |
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Link utili per la mappa interattiva |
http://apslitoralenord.it/lotta-allo-spreco/lotta-allo-spreco-alimentar… |