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8.4 La ristorazione pubblica collettiva

Il cibo è un elemento fondamentale per l'uomo, riguarda il suo sostentamento, la sua salute, e coinvolge l'intera struttura sociale.

Gli alimenti sono, quindi, una risorsa fondamentale per la vita individuale e collettiva degli esseri umani, e la popolazione dovrebbe occuparsi di ciò che mangia in maniera più consapevole.

La nutrizione è direttamente connessa alle malattie croniche non trasmissibili come cancro, diabete, patologie cardiovascolari e respiratorie e le abitudini alimentari rappresentano uno dei quattro principali fattori di rischio, insieme al fumo, all’alcool e a una scarsa attività fisica, e sono strettamente connesse anche ai fattori di rischio metabolici costituiti da alta pressione, sovrappeso e obesità, iperglicemia e iperlipemia. Lo stile di vita e le scelte alimentari possono, quindi, agire in modo decisivo sulla possibilità di evitare l’insorgenza di malattie e di controllarne l’evoluzione.

Da un’analisi condotta da OCSE (2019)[1] emerge che i Paesi spendono, mediamente, l’8,4% del bilancio del sistema sanitario per curare le malattie legate al sovrappeso e che, in media, il sovrappeso è responsabile del 71% di tutti i costi delle cure per il diabete, del 23% dei costi delle cure per le malattie cardiovascolari e del 9% dei costi delle cure per i tumori.

Le mense possono assicurare l’accesso costante e affidabile a una varietà di alimenti adeguati, sicuri, locali, equi, sani e nutrienti; possono promuovere diete più sostenibili, riducendo la presenza di cibo ultra-processato, poco salubre o altamente impattante dal punto di vista ambientale. Diventano perciò un ambito di intervento ritenuto attualmente prioritario per promuovere la salute, educare alla corretta alimentazione e al contempo sostenere le filiere corte, la transizione verso l’agricoltura biologica e il contrasto allo spreco alimentare.

[1] “The Heavy Burden of Obesity. The Economics of Prevention”.